Zona rossa in Veneto, il comunicato dell’Università di Verona
Sarà zona rossa in Veneto e a Verona da lunedì 15 marzo. Per chiarire le conseguenze sul mondo universitario l’Unità di crisi dell’ateneo veronese ha rilasciato un comunicato.
Con lo scenario di zona rossa, si torna alla didattica a distanza, con l’eccezione di alcuni corsi e tirocini di ambito sanitario. Chiuse le sale studio delle biblioteche, che restano aperte solo per alcuni servizi essenziali.
Il comunicato dell’Unità di crisi, reperibile a questo link, è riportato di seguito. Sulla pagina del sito dell’Università sono disponibili anche vari documenti utili quali modelli di autodichiarazioni e vademecum.
Il comunicato dell’Unità di crisi dell’Università di Verona
Da lunedì 15 marzo la Regione Veneto entrerà in “zona rossa” (scenario di massima gravità). Questo comporterà, in accordo con le disposizioni contenute nei DPCM in vigore e con quanto deciso nella odierna riunione del CORECO, le seguenti ulteriori restrizioni rispetto al precedente Comunicato dell’Unità di Crisi:
- Tutte le attività didattiche curricolari delle Università (lezioni teoriche e pratiche, esami di profitto e di laurea, tirocini) potranno essere erogate solamente a distanza, ad eccezione dei corsi per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie.
- La presenza del personale nei luoghi di lavoro dovrà essere limitata ad attività indifferibili e che richiedono necessariamente la presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza. Il personale non in presenza presterà la propria attività lavorativa in modalità agile. Si chiede ai Direttori di Direzione/Dipartimenti/Centri e Biblioteche di individuare il personale, all’interno della propria struttura, che deve comunque garantire la presenza nel luogo di lavoro.
- Coloro che non abbiano un rapporto di lavoro stabile con l’Università (tesisti, dottorandi, borsisti, assegnisti, …) e che abbiano necessità di frequentare le sedi universitarie per motivi indifferibili (compresa quella di accedere alle biblioteche universitarie, per consultare documentazione non altrimenti reperibile), dovranno essere autorizzati dai Responsabili di ricerca/tesi/progetto (si allega modello di autorizzazione).
- Tutte le attività in presenza dovranno essere svolte nel rispetto dei protocolli di sicurezza previsti dagli allegati 18 e 22 del DPCM 2 marzo 2021.
- Si raccomanda a tutti coloro che devono recarsi in Ateneo di portare con sé l’autodichiarazione che giustifichi il proprio spostamento.
- Le biblioteche universitarie resteranno aperte, per gli utenti istituzionali di cui ai punti 2 e 3, solo per i servizi di prestito su prenotazione e per la consultazione, sempre su prenotazione, di documentazione non altrimenti reperibile. Sono chiuse le sale studio.