Università e contorni – I locali preferiti dagli studenti

Aperitivo spritz bar
Foto di Elisa Buletti
Tempo di lettura: 3 minuti

Quale locale preferiscono gli studenti veronesi per la pausa pranzo o l’aperitivo?

Articolo comparso nella sezione “Backstage” del nº 46 di Pass Magazine

di Jessica Turato

Uno degli obiettivi di Pass è avvicinarsi alla realtà degli studenti Univr. In questo numero, invece di intervistare i proprietari dei bar della zona universitaria, abbiamo passato la parola proprio agli studenti che, curiosi e divertiti, hanno risposto alle nostre domande: quale locale nei dintorni della tua facoltà preferisci? Per quale motivo? Lo consiglieresti ai tuoi colleghi?

È emerso che i fattori che più incidono sulla scelta dei bar sono, come è facile immaginare, il prezzo dei prodotti, la distanza dalla sede centrale e l’atmosfera. Di seguito le risposte degli studenti intervistati.

 

«Il Cambridge è comodo per la sua posizione appena fuori dall’università. I prezzi, però, non sono fra i più economici della zona. L’Attimo è l’ideale per i fumatori, dato lo spazio all’esterno. L’unica pecca è che sei subito sulla strada, ma il personale è estremamente gentile e i prezzi sono buoni.
Trovo che Le Pinte sia un po’ disorganizzato per quanto riguarda le ordinazioni. A volte i camerieri fanno un po’ di confusione perché i tavoli non sono numerati: quando ci sono tanti studenti, siamo tutti uguali! Poi c’è il Time out, di fronte all’ex palazzo di economia: è piccolo, ma carino e confortevole e ha tanta offerta anche per il pranzo.»

Alessandra, Lingue e letterature straniere

«Di solito per un bell’aperitivo con gli amici vado al Pistacchio, in via XX Settembre. Ci piace molto il posto e conosciamo i baristi, quindi ci fa sempre piacere salutarli. Il personale è gentile e molto professionale. Penso che questa sia la chiave per convincere gli studenti a tornare. Consiglierei di provare più posti possibile, per trovare il locale più adatto alle proprie esigenze.» 

Laura, Scienze dell’educazione

«Amo andare al San Paolo, all’angolo di via XX Settembre e via dell’Artigliere. L’ho scoperto grazie a degli amici e non l’ho più tradito. I prezzi sono buoni, comparati con quelli degli altri locali della zona. Ad esempio, un cappuccino viene 1,50 e con i disegnini che fanno sempre con la schiuma guadagnano punti. La posizione è il suo punto di forza: è proprio a metà strada tra l’università e le fermate degli autobus. Naturalmente quando sono di fretta e nei pressi della sede centrale, mi rifugio al Cambridge, dove so di trovare ottimi aperitivi. A Le Pinte, invece, hanno panini particolari ed abbondanti e prezzi buoni.» 

Eleonora, Lingue e letterature straniere

«Frequento spesso il Cambridge per ragioni di comodità, oltre che per i suoi muffin buonissimi. Il mio bar preferito, però, resta Thesy di via Cantarane. Mi piace molto l’ambiente moderno e accogliente e per me rappresenta l’emblema del bar universitario: tra uno spritz e un caffè si può studiare con gli amici, grazie ai lunghi tavoli dotati di prese e all’indispensabile Wi-Fi. Last but not least la sua peculiarità principale, cioè il servizio di copisteria. Fino ad oggi non ho riscontrato aspetti negativi, quindi lo consiglio vivamente.»

Federica, Editoria e Giornalismo

«Non sono molto pratica con i locali di Verona, non essendo della zona. Già prima di cominciare l’università, però, conoscevo bene l’Urban Caffè in Via Alberto Mario, zona centro. E’ semplice, accogliente e molto bello secondo me. Il personale è gentile e disponibile e dalle 18:30 si può trovare un ricco buffet per l’aperitivo. Lo consiglio sicuramente come alternativa ai tipici bar per studenti, per staccare dalla realtà universitaria e farsi un bel giro in centro.»

Arianna, Giurisprudenza

 

E tu, che stai leggendo? Qual è il motivo che ti spinge a tornare in un bar? Sei un abitudinario o ti piace provare sempre posti nuovi? Al di là delle motivazioni personali, l’importante è spendere del tempo con chi ci piace, magari in un locale che ci faccia sperare che le lezioni finiscano al più presto per tornarci il prima possibile.

 

Foto di copertina di Elisa Buletti

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