Una giornata per la Palestina
Oggi è la Giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese, una commemorazione più che mai attuale.
La giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese è stata istituita nel 1977 dall’Assemblea generale della Nazioni Unite, con l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione sulla questione, ancora irrisolta, del popolo palestinese; un proposito che, forse, adesso può apparire superfluo, in virtù delle immagini di sofferenza che scorrono quotidianamente nei nostri televisori.
Una ricorrenza che non può passare inosservata in un momento drammatico come quello attuale. La data non è casuale: il 29 novembre ricorda due momenti tragici nella storia del popolo palestinese.
In questo giorno, 76 anni fa, veniva approvato il Piano di partizione della Palestina elaborato dall’ONU. L’idea era quella di istituire uno stato ebraico e uno arabo, ma il rifiuto da parte degli Stati Arabi di una risoluzione ha condotto allo scoppio della guerra civile del 1947-48 e alla nascita del solo stato di Israele.
Inoltre, il 29 novembre del 1967, segna l’inizio della guerra arabo-israeliana, con il conseguente sfollamento di centinaia di migliaia di palestinesi e siriani.
Nonostante il conflitto non fosse acceso come lo è adesso, già l’anno scorso Amnesty International segnalava un sistema di apartheid, cioè di segregazione razziale, attuato dagli israeliani nei confronti dei palestinesi. Nello specifico, gli Israeliani sono stati accusati per violenza fisica e abuso di ordinanze di detenzione amministrativa dall’organizzazione palestinese non-governativa Addameer, che si occupa di monitorare i prigionieri palestinesi, arrestati in Cisgiordania.
Per una descrizione storica approfondita degli eventi che hanno interessato questa porzione di mondo, è possibile consultare il sito dell’ONU. L’intenzione del progetto è quella di porre l’accento «sull’identità nazionale e i diritti del popolo palestinese». È possibile conoscere, nel dettaglio, le vicende riguardanti il periodo dal 1917 al 2000, con l’ultimo studio storiografico che è stato pubblicato nel 2014.