Un passo in avanti
È tempo di un nuovo passo in avanti per Pass Magazine: Beatrice Branca sostituisce Alessandro Bonfante alla direzione. Insieme a Michele Cannas e Chiara Cavaterra guida il gruppo studentesco dedicato agli aspiranti giornalisti e comunicatori.
All things must pass
Per Natale mi sono fatto un auto-regalo: il doppio cd di “All things must pass“, il primo album pubblicato da George Harrison dopo lo scioglimento dei Beatles.
La canzone che dà il titolo al disco, All things must pass, appunto, parla della naturale evoluzione delle cose umane, che cambiano, senza che possiamo farci più di tanto.
Sto prendendo il giro largo, prima di arrivare al punto, ma ci arrivo. Comunque Harrison non vedeva questi cambiamenti in modo negativo, né fatalista. Anzi sembrava piuttosto ottimista.
Sunrise doesn’t last all morning
L’incipit di All thing must pass
A cloudburst doesn’t last all day
Seems my love is up
And has left you with no warning
It’s not always gonna be this grey
All things must pass
All things must pass away
All things must Pass (Magazine)
L’ho presa un po’ larga, dicevo, ma era da tanto che non mi compravo un cd (sì, li vendono ancora) e non potevo certo perdermi l’occasione di sfruttare il gioco di parole fra “Pass Magazine”, “All things must pass” e “Un passo in avanti”. Perdonate l’amenità.
Dopo qualche anno di troppo e una pandemia di mezzo che ha rallentato il processo, è il momento per Pass Magazine di cambiare direzione.
Mentre a ottobre si parlava di “guardare avanti”, ora si fa davvero un passo in avanti. La nuova direttrice è Beatrice Branca. A lei va un mio grande ringraziamento per aver sposato fin dal primo minuto lo spirito di Pass e aver dato un grande contributo al progetto e al gruppo, sotto molti punti di vista.
Con lei ringrazio Michele Cannas e Chiara Cavaterra, che restano nel gruppo direttivo e saranno insieme a Beatrice il nucleo di coordinamento e stimolo per le attività di Pass.
All things must pass: per Pass, nato nel 2007, è una nuova tappa in questo percorso che ormai ha visto diverse generazioni di studenti e studentesse.
Ringrazio di cuore tutte le persone che in passato e oggi hanno condiviso con me questo lungo percorso e stanno mettendo il proprio mattoncino nella storia di Pass. Non posso che ringraziare per l’ennesima volta Miriam Romano, che qualche anno accademico fa mi coinvolse in questa esperienza, studentesca e di vita.
Questo perché penso che Pass sia un’esperienza importante: innanzitutto come gruppo studentesco, che aiuta a vivere più a fondo il percorso universitario. E poi come occasione per mettersi alla prova per chi vuole puntare alla professione giornalistica o altre affini.
Per me è stato un passo fondamentale verso il mestiere del giornalista. Spero che possa esserlo per molti altri. Credo molto nel valore di un giornalismo serio, costruttivo e curato. Fra pandemie e guerre, penso sia sempre più evidente la necessità di un livello più alto di qualità in questo settore. Spero siate miei commilitoni – giornalisti, aspiranti giornalisti e lettori – in questa battaglia.
W Pass Magazine!