Un mondo di libri: i consigli di Pass
La redazione ci racconta dei libri che vorrebbe leggere
e di quelli che regalerebbe per Natale
a cura di Beatrice Castioni
“Chi accumula libri accumula desideri; e chi ha molti desideri è molto giovane, anche a ottant’anni”
Lo scrittore e giornalista Ugo Ojetti pone sullo stesso piano il mondo letterario e uno dei più potenti sentimenti motivazionali per l’uomo, il desiderio, sottolineando così l’importanza e l’arricchimento che solo leggere può dare. Per questo e per il fatto che sotto Natale qualche consiglio in più per i regali non fa mai male, noi della redazione abbiamo pensato di condurre un piccolo sondaggio e parlare di un libro che regaleremmo volentieri e di uno che invece vorremmo ricevere.
Jessica Borsoi
Libro che regalerei: Cecità di Josè Saramago
Una città sconosciuta viene colpita improvvisamente da un’epidemia di cecità. I primi a essere infettati vengono rinchiusi e isolati in un edificio per far sì che l’epidemia non si diffonda ulteriormente. In questo contesto nel quale tutti, eccetto una, sono destinati a vedere bianco, l’istinto che emerge dalle persone non è quello di fraternità e solidarietà per il fatto di essere tutti nella stessa condizione. Al contrario la società si trasforma in una società di bestie disumane.
“Cecità” è uno di quei libri che vanno letti almeno una volta nella vita. Attraverso l’appassionante lettura di questo romanzo si possono comprendere le dinamiche mentali che portano l’uomo a compiere brutalità verso il prossimo e a temere le diversità.
Libro che vorrei ricevere: Elogio del moralismo di Stefano Rodotà
Noto politico, giurista e professore universitario, Stefano Rodotà cerca in questo libro di contrastare la corruzione statale e di lottare perché il popolo sia consapevole e attivo, non solo spettatore.
“La speranza di cambiare il mondo nasce sempre da un comune rifiuto delle deformazioni di quello in cui viviamo.” Sono stati questa frase, letta per caso un giorno, e il mio credere fortemente che non dobbiamo per forza farci andar bene tutto quello che ci è imposto dall’alto, a farmi desiderare di avere quel libro tra le mani.
Emanuela Raimondi
Libro che regalerei: Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno di E. Berthoud e S. Elderkin
Quando ho comprato questo libro, tre anni fa, vagavo per la mia solita libreria in centro a Palermo in cerca di qualcosa che mi attirasse a sé. Era un periodo in cui non potevo immergermi in lunghe letture, così cercavo qualcosa che riscaldasse l’anima e che mi permettesse di fare un tuffo veloce dentro e strapparmi un sorriso nei momenti di bisogno letterario. Per caso mi son trovata davanti questo dizionario di romanzi e scrittori, appassionante, sorprendente, un manuale terapeutico per chi è sempre in cerca di nuove opere. Ma non solo. “Curarsi con i libri” è un romanzo perfetto per alleviare la solitudine, per gustarsi ricette di medicina letteraria a cui non avremmo mai pensato, per scovare la cura a qualsiasi malanno, con leggerezza e ironia. In un giorno qualunque pensiamo una parola e probabilmente la troveremo in questa enciclopedia, che risponde alle nostre esigenze: “Qualunque sia il vostro disturbo, la nostra ricetta è semplice: un romanzo (o due), da prendere a intervalli regolari”.
Libro che vorrei ricevere: Lo schiavista di Paul Beatty
Se pensate che sia un libro leggero da gustarsi davanti al caminetto durante le feste natalizie, non è questo il caso. “Lo schiavista” è inserito nella mia wishlist letteraria da un anno, quando l’ho scoperto facendo una ricerca sulle novità della Fazi, casa editrice che apprezzo molto. “So che detto da un nero è difficile da credere, ma non ho mai rubato niente. Non ho mai evaso le tasse, non ho mai barato a carte. Non sono mai entrato al cinema a scrocco, non ho mai mancato di ridare indietro il resto in eccesso a un cassiere di supermercato”. Questo l’inizio della storia di Bonbon, un nero californiano che vive in un ghetto di Dickens, a sud di Los Angeles. Un libro che affronta i temi della razza e della giustizia sociale, recensito come “un romanzo crudo, coraggioso e di grande valore storico e sociale”. La prosa è ricca e curata e il libro è piuttosto impegnativo. “Il romanzo americano più caustico e più cazzuto che io abbia letto da almeno dieci anni”, così lo ha definito il The New York Times.
Alessandro Bonfante
Libro che regalerei: Sillabari di Goffredo Parise
Non è un libro, è un’opera d’arte. Si tratta di una raccolta di brevi racconti che dipingono, con incisività e poesia, temi e situazioni così palpabilmente concreti da risultare sempre godibili. Queste perle di Parise sono apparse in origine sul Corriere della Sera fra 1971 e 1980. Se amate i racconti, dovete leggerli; se non vi piacciono i racconti, inizierete ad amarli. Se invece vi piace la poesia, ne scoprirete una forma in prosa.
Libro che vorrei ricevere: Shakespeare. Una biografia di Peter Ackroyd
Non c’è bisogno di spiegare perché Shakespeare sia fondamentale nella vita di un lettore. Nonostante il valore eterno delle sue parole, è utile conoscere anche la biografia dell’autore e il contesto storico-sociale in cui ha vissuto. E, stando a quanto dicono i critici, pare che questo libro di Ackroyd sia proprio un gran bel lavoro.
Carla Raso
Il libro che regalerei: Harry Potter – The Illustrated Collection di J.K. Rowling
Un vero Potterhead che si rispetti non può non avere nella propria libreria questa bellissima collezione (disponibile anche in italiano, edita da Salani). I disegni, acquerelli arricchiti di dettagli aggiunti in post produzione, arrivano ad occupare anche intere pagine. Essi sono frutto della pura fantasia dell’autore che ha studiato personaggi e ambientazioni senza lasciarsi influenzare dai film ma solamente dalle parole scritte dall’autrice più amata da un’intera generazione di bambini e ragazzi. Consiglio l’acquisto in inglese (dando per scontato che tutti abbiate già la vostra versione italiana in bella mostra) per leggere i nomi reali dei personaggi e per scoprire numerosi dettagli e giochi di parole (puns) persi in traduzione. Questo video vi convincerà.
Libro che vorrei ricevere: Le tre del mattino di Gianrico Carofiglio
Non leggo spesso autori italiani e quando lo faccio preferisco recuperare i classici arretrati. Questa storia, personalmente molto vicina, penso sia l’occasione giusta per provare a dare una possibilità a questo autore più volte consigliatomi. Si tratta di un libro di 165 pagine la cui storia si incentra sul rapporto padre-figlio e sulla loro prima vera e propria conoscenza e scoperta reciproca. In due giorni e due notti in giro per le strade di Marsiglia, costretti a stare svegli, le illusioni e i rimpianti porteranno i due personaggi a conoscersi e ad affrontare insieme la malattia. Essa finirà per occupare un posto secondario per lasciare spazio a temi universali nei quali riconoscersi facilmente.
Bundt Cakes: le antiche ciambelle di M. Zacchia e F. Caprino
Da appassionata di cucina un altro libro da aggiungere alla mia infinita collezione di ricettari è questo, la storia e le tradizioni legate allo stampo più diffuso al mondo. Esse sono accompagnate da 48 ricette adatte a tutti i palati e a tutte le occasioni: dolci e salate, vegetariane, per la colazione o il cenone di Natale. La food photographer Agnese Gambini completa e arricchisce il libro con le sue foto, spesso a tutta pagina, dal tocco retrò ed elegante (in linea con lo stile di Linda Lomelino, tra le più amate nel settore). Di sicuro un libro non solo utile ma anche ben stampato e rilegato che non sfigurerà nelle vostre cucine. Giudicatelo pure dalla copertina!
Sara Faroni
Libro che regalerei: Sette minuti dopo la mezzanotte di Patrick Ness
Nato da un’idea di Siobhan Dowd. Nonostante sia un libro per ragazzi penso sia adatto a tutte le età: la storia è delicata e struggente e il messaggio che trasmette è in grado di far riflettere sia i piccini che gli adulti.
Libro che vorrei ricevere: Ogni storia è una storia d’amore di Alessandro D’Avenia
In libreria la copertina mi ha subito conquistato il cuore e ho trovato la trama molto interessante. Ho già letto altri libri dello stesso autore e nel complesso mi sono piaciuti tutti: chissà se anche questo sarebbe in grado di stupirmi!