Benefici agli studenti e Covid-19, Udu rilancia sugli alloggi
Udu a livello regionale e nazionale rilancia le richieste di agevolazioni per gli studenti fuori sede che hanno lasciato vuoto l’appartamento, con una lettera a Governo e parlamentari del territorio.
La scorsa settimana il tema dei benefici degli studenti universitari era stato affrontato da Udu, Unione degli universitari, ed Esu, l’ente per il diritto allo studio.
Sul tavolo la questione dei benefici non goduti dagli studenti bloccati dalle misure anti-Covid-19: pasti take-away in vece della mensa e stanze vuote (da pagare) negli studentati.
Netta la posizione del Consiglio degli studenti dell’Università di Verona, che ha preso le distanze (con voto unanime) dai toni di Udu.
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L’Udu, a livello nazionale e Veneto, è tornata sulla questione.
«Questa emergenza ha inevitabilmente delle ricadute economiche pesanti, soprattutto sui soggetti più deboli» dichiara Deborah Fruner, coordinatrice di Udu Verona.
«Non potevamo rimanere indifferenti di fronte alle centinaia di richieste di aiuto pervenuteci anche dagli stessi studenti in questi giorni» aggiunge Fruner. «Insieme a Udu Venezia, Udu Padova, Sunia Veneto e Cgil Veneto abbiamo inviato una lettera al governo e a tutti i parlamentari eletti nelle circoscrizioni del territorio affinché vengano discusse e previste quanto prima forme di sussidio alle famiglie in difficoltà».
«Il precedente c’è già: pochi giorni fa la regione Toscana ha avviato la predisposizione di appositi fondi regionali per venire incontro ai soggetti più deboli, contribuendo a sostenere i canoni di locazione per gli studenti fuori sede» dichiara Marco Dario, consigliere nazionale degli studenti universitari della lista Udu.
«In tutto ciò – continua Dario – non stupisce il totale immobilismo della regione Veneto, impegnata a limitare il numero di contagi e del tutto indifferente a queste tematiche e a quanto questa emergenza sanitaria stia gravando sui conti degli studenti e delle famiglie. Le misure di sostegno economico in questa difficile situazione sono fondamentali per garantire l’accesso al diritto allo studio a tutti e a tutte».