“Madonna che silenzio che c’è stasera sotto un cielo d’argento tra la ferrovia e la nuova moschea.”
È questa la prima frase che risuona in Costellazioni, terzo album dopo Canzoni da spiaggia deturpata e Per ora noi la chiameremo felicità, in cui ritroviamo l’altro Vasco (Brondi) in arte “Le Luci della Centrale Elettrica”.
Ci ha messo tre anni per tornare, però non si è fermato ed ha continuato a scrivere ed a creare la sua musica: “Alla fine del 2012, dopo essermi esibito per l’ultima volta dal vivo, ho avvertito l’esigenza di staccare la spina e di partire, soprattutto per metabolizzare tutte le esperienze che avevo vissuto dalla pubblicazione del mio album ‘Per ora noi la chiameremo felicità’ “.
Cosi a Marzo del 2014 l’annuncio di questa terza opera, la quale è stata realizzata tra Ferrara, Bassano del Grappa e Milano con la collaborazione di Federico Dragogna dei Ministri, di Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours, di Giorgio Canali e molti altri.
Èstato un lungo viaggio durato tre anni, da cui Brondi ha realizzato quindici tracce, le quali sono delle piccole stelle, indivisibili, che brillano di storie senza mai una fine e creano un disegno geometico insensato, come nelle costellazioni tra “La terra, L’Emilia e la Luna”.
Lui stesso afferma: “Pensavo alle luci della centrale elettrica come a costellazioni, qualcosa che rischiari l’orizzonte a questi tempi bui.”
Dal punto di vista musicale, si percepisce un’unione di strumenti come fisarmoniche e fiati e qualche sprazzo di elettronica. L’intento del cantautore emiliano era quello di ricreare una sorta di rave all’interno di una balera: ne sono l’esempio la traccia “Un Bar sulla via lattea” oppure “Punk sentimentale”.
In quanto ai testi, troviamo la provincia, lo spazio, l’intreccio di persone, di volti della generazioni di adesso, l’amore in tutte le sue forme, l’inquietudine di avere poco più di vent’anni e di inni come augurio di vivere la vità con libertà : “è solo un momento di crisi di passaggio che io e il mondo stiamo superando” (I destini Generali), “Cos’è la giovinezza in fondo? Cosa doveva essere oltre a questa tremenda corsa in Ciao sotto la pioggia, al vento verso casa di qualcuno?” (40 km).
Dopo un fortunatissimo tour estivo, Le Luci della Centrale Elettrica tornano con “Firmamento Tour”, il tour elettrico e elettronico che andrà in giro per tutta l’Italia a partire da Febbraio fino a Marzo, toccando Bologna, Roma, Firenze e molte altre città.
Insomma, Costellazioni non è altro che “un album liberatorio, allegro, ma al tempo stesso malinconico e disperato, è una sorta di festa senza senso, un’illogica allegria“.