Tosi ha scelto il suo Croce
Mancano 60 giorni alla data delle elezioni amministrative, il 12 giugno. L’aggiornamento settimanale sulla campagna elettorale a Verona: Michele Croce sta con Tosi, tanti parlamentari in corsa e tutti al Vinitaly.
Qui su Pass racconteremo con cadenza settimanale l’avvicinamento al voto. Le puntate precedenti:
- Verona 2022: verso le elezioni. Il prologo (parte 1) [9 febbraio]
- Verona 2022: una sfida a tre. Il prologo (parte 2) [11 febbraio]
- Qui una volta era tutta campagna elettorale [6 aprile]
Michele Croce non si candida e sostiene Tosi
Rispetto a quanto detto la settimana scorsa, la panoramica dei candidati verso il voto di giugno a Verona è cambiata. Restano inamovibili i tre definiti “principali” per peso politico, esperienze passate ed estensione delle coalizioni che li sostengono, ovvero l’ex sindaco Flavio Tosi, il sindaco uscente Federico Sboarina e Damiano Tommasi.
La notizia principale è l’adesione di Michele Croce al progetto politico di Tosi. L’ex presidente di Agsm quindi ritira la propria candidatura a sindaco e non sarà neppure in lista, ma la propria civica “Prima Verona” sarà a sostegno di Flavio Tosi. La mossa ha sollevato qualche perplessità, visti i trascorsi non proprio idilliaci fra i due.
Secondo quanto riporta Enrico Giardini sull’Arena del 10 aprile, anche Alberto Benetti, alla guida di una coalizione di ispirazione cattolica, si è ritirato, ma l’alleanza resta in piedi e troverà un altro nome da mettere sulle schede. Contando poi i gruppi, che per brevità chiamiamo “no-vax”, a sostegno di Alberto Zelger (Verona per la libertà) e Anna Sautto (Movimento 3V), il totale dei candidati arriva per ora a sei.
Un record di scarsità, contando che nel 2002 e nel 2007 furono undici, nel 2012 e nel 2017 nove.
Si formano le liste per Tommasi
Sul fronte Tommasi, dopo l’allarme per le dichiarazioni di Carlo Calenda, ostile ad affiancare il nome del suo partito Azione a quello del Movimento 5 Stelle, tutto sembra ora più tranquillo. I Pentastellati infatti non correranno con il proprio simbolo, ma all’interno delle altre liste a sostegno di Tommasi, soluzione che sembra compiacere l’ex ministro.
Intanto sono state presentate due aggregazioni di partiti che costruiranno liste per l’ex calciatore:
- Azione e Più Europa;
- Europa Verde, Volt e Demos.
Si aggiungeranno alle liste di Partito Democratico, Verona in Comune e Traguardi. E probabilmente altre in via di definizione.
Tanti parlamentari in corsa
L’ultimo ad annunciarlo è stato Gianni Dal Moro, deputato del Pd, che sarà candidato al consiglio comunale. Già nota la stessa scelta della compagna di partito Alessia Rotta. Per la Lega ci sarà il consigliere uscente e deputato Vito Comencini, ma pure il senatore Paolo Tosato. Per Fratelli d’Italia, è stato pure presidente del Consiglio comunale per buona parte del mandato il deputato Ciro Maschio, coordinatore locale del partito. Per Tosi c’è la moglie ed ex senatrice Patrizia Bisinella.
Il fatto che tanti “pezzi da novanta” dei partiti siano in campo per queste elezioni è un sintomo di quanto sia vivace e sentita – ed equilibrata – questa sfida.
Tutti al Vinitaly
Visti al Vinitaly sia Sboarina, naturalmente in veste di sindaco negli appuntamenti istituzionali, ma anche Tommasi e Tosi, quest’ultimo pure ospite del noto conduttore Charlie Gnocchi.
Passaggio veronese anche per Giorgia Meloni, a sostegno del sindaco uscente, mentre quest’ultimo sta martellando con un nuovo ritornello: “la mia coalizione è l’unica di centrodestra, contro due di centrosinistra”. Oltre a quella di Tommasi, Sboarina intende pure quella di Tosi. Tosi di centrosinistra? Secondo il sindaco è così, da quando è salita a bordo Italia Viva di Renzi (seppur senza simbolo).
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