Storie di non amore: il film “A letto con il nemico”
Tratto dall’omonimo romanzo, “A letto con il nemico” è la terza proposta di questo mese per dire basta alla violenza di genere in occasione dell’anniversario della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Laura è giovane, bella e innamorata di suo marito Martin. Lavora in biblioteca per tre giorni alla settimana e nei restanti cura maniacalmente la casa in cui vive: una meravigliosa villa sul mare. Il suo compagno la ama profondamente e lavorando nel campo finanziario non le fa mancare nulla. La riempie di attenzioni e regali facendo di tutto per renderla felice. Alle feste sono una coppia invidiata, si amano moltissimo e tutto è estremamente perfetto. O così sembra.
Quello che la gente non sa veramente è che all’interno delle mura di quella meravigliosa casa in cui tutto appare perfetto, si nasconde un’orrenda verità fatta di violenza e ossessione. Quello di Martin è un amore malato per Laura: la controlla, le dice cosa fare e come farlo, la obbliga ad avere sempre un aspetto impeccabile e compiacerlo. Lei non ha alcun controllo sulla sua vita e ogni scelta deve prima passare al vaglio del marito. La casa che lei deve tenere in perfetto ordine non è il suo nido, ma la sua prigione. Ogni oggetto deve essere minuziosamente allineato perché se qualcosa non è esattamente come vuole lui, ecco arrivare puntuali i rimproveri e le violenze, per poi tornare serafico ad amarla e parlarle con gentilezza. Inoltre la costringe ad avere rapporti sessuali per rimarcare il fatto che lei è li per lui, come se fosse un oggetto della sua collezione. Laura vive un incubo. Da quando sua madre è morta e non ha più nessuno su cui contare, non sa come salvarsi.
Un giorno Martin e Laura vengono invitati dal vicino di casa a fare un giro notturno sulla sua barca a vela. Laura è terrorizzata sin da bambina dall’acqua, non sa nuotare e quell’occasione è per suo marito un modo per punirla: sospetta infatti che la moglie abbia avuto di nascosto un incontro con il vicino, mancandogli quindi di rispetto. Durante il giro in barca, il tempo peggiora paurosamente e Laura finisce in mare. Martin, appena se ne accorge, la chiama gridando il suo nome. È disperato, ma è troppo buio e di lei si perdono le tracce. Di sua moglie verrà recuperato soltanto un giubbotto salvagente confermando la morte della sua amata. Ma Laura non è annegata come ha fatto credere a tutti. Lei si è tuffata di proposito nel mare levandosi il giubbotto e nuotando grazie alle numerose lezioni prese di nascosto dal marito. Laura aveva dovuto attendere mesi, anni prima di trovare il momento giusto per mettere in pratica il suo piano e inscenare la sua morte e quel giorno, finalmente, era arrivato.
Così fugge in una cittadina dello Iowa, lontano da suo marito, tentando di rifarsi una nuova vita sotto il falso nome di Sara Waters. Sua madre, che in realtà non è morta come aveva fatto credere al suo ex, l’ha trasferita in una casa di riposo di quella zona. Purtroppo però non può farle visita per timore che il personale della struttura possa rivelare il suo segreto. Nello Iowa ricomincia tutto da capo: una nuova abitazione, nuove persone, un nuovo lavoro. Incontra Ben: suo vicino di casa e professore nel college dove lei lavora. Tra i due, nonostante la titubanza iniziale di lei, nasce qualcosa di più profondo di una semplice amicizia. Lui intuisce sin da subito che lei è una donna con delle ferite ancora aperte e un passato turbolento, tuttavia è determinato nel farle vivere un po’ di serenità, aiutandola a ricongiungersi con sua madre.
Un giorno però, il piano di Laura crolla per colpa di una telefonata di condoglianze fatta dall’istruttrice di nuoto che, ignara di tutto, rivela al suo ex marito che sua moglie in realtà era una bravissima nuotatrice. Da quel momento la situazione precipita. Martin perde la ragione e inizia a fare ulteriori indagini, scoprendo che pure la suocera è ancora viva, anche se cieca, e fa di tutto per rintracciarla convinto che dove c’è lei, deve esserci sicuramente sua moglie. Grazie anche all’aiuto di un’agenzia investigativa, scopre facilmente dove è ospitata la mamma di Laura. La cecità della signora inoltre lo agevola e, fingendosi un agente della polizia, le fa visita. Purtroppo, riesce a farsi riferire quelle poche ma utili informazioni che gli serviranno per raggiungere sua moglie e venire a conoscenza che non solo è viva, ma che è anche felice accanto a un altro uomo.
Una sera quindi, mentre Laura rientra in casa dopo un’uscita con Ben, si accorge che qualcosa non va. Tutto in quella casa è fin troppo ordinato e lei, che in quella nuova vita aveva riacquistato un po’ di leggerezza, è certa di aver abbandonato l’abitudine di posizionare tutto perfettamente. Al principio quindi si crede paranoica, ma quando all’improvviso sente arrivare dallo stereo del salotto la stessa identica musica che amava Martin, capisce che è lì ed è venuto per riprendersela. Lui si rivela armato di pistola e Laura non sa come fare per uscire da quella situazione paralizzante. Ma è quando Martin tramortisce che Ben, venuto per darle la buonanotte, prende tutta la forza che ha in corpo per reagire, andare contro quel mostro e mettere finalmente un punto a quella storia. Per difendersi da Martin che minaccia di ammazzarla, gli ruba la pistola e gli spara uccidendolo. Poco prima di sparare però riesce a fare una telefonata alla polizia sotto il falso nome di Sara, dichiarando che un estraneo si è introdotto in casa sua e lei si è dovuta tutelare. Laura così si libera del suo aguzzino e può finalmente vivere la sua nuova vita senza fuggire dai fantasmi del suo passato.