Da sempre, nei film, è presente la componente musicale.
Chiariamo fin d’ora che si intenderà col termine “colonna sonora” la parte musicale, non il complesso delle tracce audio del film (nonostante sarebbe più corretto definire solo canzoni e non colonne sonore, ma per comodità tratteremo l’argomento con queste terminologie).
La musica nel mondo del cinema ha un ruolo davvero importante; essa viene impiegata in varie maniere, ad esempio per suscitare vari stati d’animo nelle persone, per enfatizzare una scena o un discorso e anche per creare contrasti, per mettere in risalto ciò che lo spettatore vede. Specialmente nel cinema fantascientifico lo scopo della colonna sonora è spesso di rendere quasi “concreto” l’ambiente; si veda ad esempio il lavoro fatto da Vangelis per il film “Blade Runner” è ottimo: un massiccio impiego di sintetizzatori per rendere più vivo il mondo cyberpunk in cui la vicenda è ambientata.
Saper utilizzare in maniera efficace la colonna sonora nella realizzazione del film può davvero aiutare a dare un altro tono all’intero film.
Un esempio lampante lo si evince dai film horror. Se essi fossero privi di una colonna sonora ben costruita, perderebbero gran parte del loro potenziale “pauroso”. I film romantici, se non avessero le canzoni melodiche e struggenti durante un bacio o un discorso d’amore del protagonista ad esempio, sarebbero molto meno d’impatto e colpirebbero certamente di meno l’attenzione dello spettatore.
Prima si accennavano i contrasti nel cinema a livello di musica e scene, questo fatto lo possiamo trovare spesso e volentieri nei film d’autore.
In “Arancia meccanica” di Stanley Kubrick si nota un contrasto davvero forte creato ponendo musica classica durante le scene di violenza. Una della scene meglio costruite è di certo quando si sovrappone l’ “inno alla gioia” di Beethoven (sinfonia 9, ultimo movimento) alle scene di violenza collegate ai crimini dei nazisti durante la seconda guerra mondiale. Lo scopo del regista e di chi ha curato la colonna sonora era quello di esaltare la violenza affiancandola alla musica classica, musica colta per eccellenza. In Alex (il protagonista) troviamo da un lato l’ignoranza dei pestaggi e dall’altro l’erudizione in quanto amante di musica classica.
Fino ad ora si è parlato di come le colonne sonore vengano utilizzate per dare un tocco diciamo “artistico” al film in quanto necessarie per marcare alcuni concetti o suscitare sentimenti nello spettatore.
Oltre alle funzioni sopracitate, abbiamo anche la funzione di “caratterizzante”. Tutti quanti conoscono i “main theme” di film famosissimi, solo per citarne alcuni: “Così parlò Zarathustra” di Strauss è il tema principale di “2001 odissea nello spazio”, chiunque associa a questa canzone, ogni volta che la sente, appunto il film di Kubrick. Oppure chi non conosce il tema principale del “Signore degli Anelli” o di “Star Wars”? Queste colonne sonore rimarranno per sempre nella storia del cinema.