Sofocle incontra Shakespeare (per la seconda volta)
Sulla scia dell’anno scorso comincia un convegno che unisce il teatro classico e quello moderno
di Jessica Turato
Dal 22 al 25 Maggio 2018 si terrà all’università di Verona il convegno “Classic and early modern intersactions – Sophocles Oedipus at Colunus and Shalespeare’s King Lear”, in cui si discuterà dei punti in comune e i temi salienti di due grandi opere teatrali, Edipo a Colono e King Lear. Un’iniziativa che segue quella dello scorso anno, in cui si era parlato invece di Sette contro Tebe e Riccardo II. Lo scopo è l’unione, anche se apparentemente ostica, tra teatro classico e moderno, che presenta tanti punti divergenti quanti in comune.
Il primo incontro si terrà martedì 22 Maggio a Santa Marta, aula SMT6, in cui interverranno Silvia Bigliazzi e Guido Avezzù. L’evento proseguirà mercoledì 23 in Silos di Ponente, aula SPC, con gli interventi di, tra gli altri, Susanne Wofford e Anton Bierl. Nel pomeriggio parteciperanno anche il professore e regista Eric Nicholson (NYU) e Avra Sidiropoulou. Si continuerà giovedì 26 in Santa Marta, aula SMT6, con la partecipazione di Carlo Bajetta, Vayos Liapis, Gherardo Ugolini e Francesco Lupis.
L’esperienza si concluderà venerdì 25 Maggio con una prova aperta al teatro Laboratorio dell’Arsenale. Sul sito dedicato tutte le informazioni sul programma.
Non dimenticate però l’altro importante appuntamento di questo convegno: sempre giovedì 24 Maggio, presso il teatro nel Parco dell’Educantato agli Angeli, via Cesare Battisti 8, alle 19.15 si svolgerà un’ulteriore prova aperta dello spettacolo “Edipo a Colono incontra Re Lear”. Abbiamo a proposito scambiato qualche parola con Alessandra Bonetti, che fa parte dei ragazzi che si esibiranno in questo spettacolo, diretti da Eric Nicholson e Avra Sidiropoulou. «Lavorare con due professionisti come loro è bellissimo e davvero stimolante, – ha affermato Alessandra – esigono tanto, ma tirano fuori da noi giovani la parte migliore. Poi quest’anno ci sono attori di diverse nazionalità, età e formazione, uniti per celebrare la bellezza dello spettacolo. È questo penso faccia il teatro: sa unire persone completamente diverse sopra un palco che è uguale per tutti».
Nella foto, alcuni ragazzi mentre provano lo spettacolo al teatro dell’Educantato agli Angeli