“Shark – Il primo squalo”. Jason Statham contro un Megalodonte
di Gianmaria Busatta
“Shark – Il primo squalo” è un B-movie perfetto per l’estate.
Jonas Taylor lavora per la Marina degli Stati Uniti ed è esperto in missioni di salvataggio nelle profondità del mare. Cinque anni dopo la sua ultima missione che ha avuto un esito drammatico, la storia si ripete: Taylor è chiamato a prestare soccorso ad un batiscafo mandato in esplorazione sul fondo della Fossa delle Marianne, ad undici mila metri di profondità.
Il salvataggio avvenuto grazie a Taylor attirerà fuori dagli abissi un imponente predatore marino, il Megalodonte, creduto estinto da milioni di anni, che scatenerà panico e distruzione.
Da quando un giovane Steven Spielberg nel 1975 ha fatto distribuire nei cinema di tutto il mondo il suo primissimo capolavoro, Lo squalo (Jaws è il titolo originale), è nata una sorta di “squalomania”, un vero e proprio filone cinematografico che conta ben 71 lungometraggi, tra sequel, saghe più o meno serie, parodie e film indipendenti.
Shark – Il primo squalo (il titolo originale è The Meg, simpatico diminutivo di Megalodonte) è l’ultimo film di questo genere, a metà via tra un ottimo B-movie ed un blockbuster estivo. Il regista Jon Turtletaub, che non tornava dietro la macchina da presa da 5 anni, confeziona un film estremamente semplice, leggero e talvolta divertente, anche per famiglie: non ci sono scene splatter (gli unici spargimenti di sangue sono di animali), e i momenti di tensione (con conseguente spavento) si contano sulle dita di una mano.
The Meg prende, tuttavia, le distanze dall’arte e dall’immaginario spielbergiano e preferisce sposare la ricetta dell’ultimo Jurassic World – Il regno distrutto: gli espedienti del genere thriller sono utilizzati in minima parte e si preferisce far leva sugli effetti speciali per incrementare la spettacolarizzazione delle immagini, tecnica complementare alla regia tipica dei film d’avventura.
In Jaws Spielberg preferiva giocare sul “vedo-non vedo”, generando tensione tramite immagini in soggettiva, ironia tragica ed un’azzeccata colonna sonora, e concedendo di mostrare lo squalo nella sua interezza solo verso la fine del film.
Il protagonista Jonas Taylor è interpretato da Jason Statham, attore famoso nel cinema d’azione per le sue interpretazioni nelle saghe The Transporter ed I Mercenari, ma anche, più recentemente, negli ultimi due capitoli del celebre franchise Fast & Furious.
Anche in The Meg Statham conferma le sue peculiarità: i muscoli e lo sguardo duro, cattivo e tenace di fronte a qualsiasi minaccia non mancano. Tuttavia, per un attore con un passato da tuffatore olimpico e specializzato in arti marziali che si è da sempre concentrato soprattutto sul fisico e l’azione, offrire interpretazioni drammatiche o romantiche non risulta una sfida semplice: Statham, infatti, fatica a dare profondità al suo personaggio.
Come Skyscraper, anche The Meg risulta un ottimo film estivo, perché senza pretese né ambizioni. L’ideale per staccare dalla quotidianità e spegnere il cervello per un paio d’ore.
La Valutazione
3 stelle di 5
Il trailer