Sgarbi istituzionali

Vittorio Sgarbi a Verona con il sindaco Federico Sboarina
Vittorio Sgarbi a Verona con il sindaco Federico Sboarina. Foto dalla pagina Facebook di Federico Sboarina. 18 marzo 2022
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Mancano 53 giorni alla data delle elezioni amministrative, il 12 giugno. L’aggiornamento settimanale sulla campagna elettorale a Verona: la rapida candidatura di Morgan per il partito di Sgarbi, Forza Italia ancora sul filo, altri sgarbi istituzionali.

Qui su Pass raccontiamo con cadenza settimanale l’avvicinamento al voto. Le puntate precedenti:

Gli sgarbi a Sgarbi e di Sgarbi

Le campagne elettorali sono fatte anche di argomenti che fanno un gran rumore, come un albero che cade, ma non hanno nulla a che vedere con una foresta che cresce.

Una vicenda che ha fatto rumore, visti anche i personaggi coinvolti a livello nazionale, è quella della mancata candidatura di Morgan a Verona. Una vicenda dai contorni a tratti surreali, che ha attirato grandi attenzioni in una manciata di giorni, ma per la futura vita amministrativa di Verona è poco più che totalmente ininfluente.

Giovedì 14 aprile Umberto Carriera, segretario nazionale del partito di Vittorio Sgarbi “Io apro Rinascimento” (nato dall’unione del partito del noto critico d’arte, “Rinascimento”, con quel movimento di ristoratori aperturisti contro le restrizioni Covid), lancia un comunicato: Morgan candidato a Verona come capolista del partito a sostegno di Sboarina.

Apriti cielo: ironie contro Sboarina da ogni dove, sull’uso di stupefacenti da parte di Morgan e tutto il repertorio della polemica politica più superficiale.

Neanche il tempo di un concerto, e il sindaco uscente smentisce tutto: «Vittorio Sgarbi è un amico e un fuoriclasse anche dell’anticonformismo, e ha voluto, con successo, innalzare l’attenzione attorno al suo movimento. Però Morgan, che ritengo un grande artista e un fine conoscitore musicale, non sarà nelle liste a mio sostegno».

Riapriti cielo: il segretario del partito di Sgarbi, Umberto Carriera (invito a fare un giro sul suo profilo Facebook per farsi un’idea del mondo di cui è portavoce) dirama un nuovo comunicato che sfocia nel ridicolo.

«Sboarina si è letteralmente “cacato addosso” per le critiche del PD, ci sono messaggi e telefonate nei quali si conferma che “per Morgan in lista era tutto fatto” e c’era anche l’approvazione di Fratelli d’Italia. Ora, senza il nostro appoggio, è difficile che vinca».

Al di là dei francesismi, che le sorti di Sboarina possano essere legate al partito di Vittorio Sgarbi è piuttosto surreale. Ora pare che “Io apro Rinascimento” abbia deciso di candidare Marco Castoldi in arte Morgan a Parma, alla faccia dei progetti politici radicati sul territorio. Intanto Morgan diceva all’Agi: «Non sono né di destra né di sinistra, oggi non hanno più senso e non hanno la forza delle idee. Appartengo al pensiero filosofico dell’anarchia».

Forza Italia, purché se ne parli

Ancora in sospeso la scelta di Forza Italia. Il partito di Berlusconi a livello nazionale è impegnato nelle trattative con Lega e Fratelli d’Italia, sul tavolo diverse città al voto. Il coordinamento locale ha già scelto Tosi, ma si attende il via libera a livello nazionale e veneto.

Nelle ultime giornate è spuntata l’idea di un accordo per il sostegno al centrodestra di Sboarina a Verona in cambio di un assessorato in Regione Veneto. Dove il 50% dei consiglieri forzisti (che sono due) è rappresentato da Alberto Bozza, incarnazione del matrimonio fra Flavio Tosi e Forza Italia. Bozza è stato assessore di Tosi, è un tosiano doc, ma è pure targato Forza Italia. Un bel rebus.

Il tempo stringe e per presentare una lista Forza Italia inizia ad avere i giorni contati. Considerando poi che farla per Tosi o per Sboarina (con il direttivo locale contrario) sarebbe ben diverso. Intanto se ne parla, di Forza Italia. Un partito che rischia l’oblio, ma – tenendo in sospeso la propria decisione – dà materiale di cui scrivere, parlare, discutere. Purché se ne parli, diceva qualcuno.

Non Sgarbi, ma sgarbi

Altri sgarbi istituzionali, questa volta in Borgo Roma. Per l’inaugurazione del nuovo centro sportivo Le Grazie, lamentano i consiglieri di minoranza di Quinta Circoscrizione, sono stati “dimenticati” alcuni inviti.

Lunedì 11 aprile «è stato inaugurato il palazzetto sportivo di Borgo Roma alla presenza del sindaco, di due assessori e tre consiglieri della Lega, mentre i consiglieri e le consigliere della Quinta circoscrizione che fanno parte dell’opposizione nemmeno sono stati avvisati, contrariamente a quanto avviene di solito per questo tipo di iniziative» dicono i consiglieri di minoranza Michele Bresaola (Pd), Giorgio Bonanomi (Pd), Sara Facci (Pd) e Beatrice Verzè (Traguardi).

«È significativo che la maggioranza, per il solo fatto di esserlo, pensi di poter escludere una parte dei rappresentati eletti della comunità. Prendiamo le distanze da questo atteggiamento tipico di chi cerca soltanto visibilità in vista delle imminenti elezioni».

Alessandro Bonfante

Direttore editoriale di Pass Magazine da ottobre 2017, in redazione dal 2014. Laureato in lingue per il commercio e laureando alla magistrale di editoria e giornalismo.

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