Residenze univr: i problemi per il prossimo anno accademico
Il Concorso per l’assegnazione del servizio abitativo ESU dell’anno accademico 2019/2020 cambia le carte in tavola. Causando del malcontento
È di qualche giorno fa la pubblicazione del nuovo regolamento per le residenze ESU universitarie. Si tratta del “Concorso per l’assegnazione del servizio abitativo ESU – Anno Accademico 2019/2020”, ovvero il concorso che regola l’assegnazione dei posti nelle residenze dell’Esu Verona per gli studenti che ne hanno diritto (per reddito e per merito).
Quest’anno però il bando ha subito alcune modifiche sostanziali, che sembrano non favorire gli studenti, a causa delle grandi spese economiche alle quali andrebbero incontro. Il bando aggiunge alla caparra di 210 €, che conferma la propria volontà di usufruire del servizio, due mensilità aggiuntive da dare in anticipo, nello specifico quella iniziale e quella finale.
Inoltre, le strutture messe al bando non comprendono i 176 posti letto della residenza in via Seminario e di Corte Maddalene. Ultimo ma non meno importante, è da considerare il problema dell’assegnazione dell’alloggio, che non partirà più da settembre, ma da ottobre. Si tratterebbe di obbligare lo studente, anche se riuscisse ad assicurarsi un posto, a trovare un’altra sistemazione per il primo mese di lezione.
«Questo anticipo mette drammaticamente in difficoltà gli studenti che in quel periodo già devono sostenere le spese della prima rata. Come può un ente che dovrebbe farsi garante del diritto allo studio per gli studenti fuorisede e privi di mezzi, richiedere l’anticipo di una tale somma?», si domanda Sharon Maltese, rappresentante di Studenti dell’Accademia di Belle Arti di Verona.
Deborah Fruner dell’UDU Verona si interroga invece sul mancato coinvolgimento delle nuove residenze. «La mancanza dal bando delle due residenze più nuove e accoglienti senza alcuna spiegazione, ci fa ipotizzare che queste vengano destinate ad altri utilizzi. Chiediamo pertanto maggior chiarezza da parte dell’ESU Verona. Non pubblica i verbali dei CdA sul proprio sito web e delle spiegazioni esaurienti sul motivo per cui gli studenti con requisiti non dovrebbero più avere accesso a tali residenze».
E concludono: «insieme a molti studenti delle residenze abbiamo lanciato una petizione che ha già raccolto numerose sottoscrizioni. Chiediamo all’ESU Verona un passo indietro, visto che si tratta di un ente con un ampio disavanzo di bilancio confermato dai documenti stessi. E che dedichi maggiori attenzioni a garantire un corretto diritto allo studio a tutti e tutte».