Quarant’anni di Univr: una cerimonia senza studenti

Cerimonia 40 anni Univr
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Alla celebrazione dei quarant’anni dell’Ateneo veronese gli studenti non hanno trovato spazio sul palco, ma non erano presenti nemmeno tra il pubblico. Una cerimonia lontana dal corpo studentesco può risultare svuotata del suo significato?

Il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini
Il discorso del Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini a 40 anni dalla nascita dell’Università di Verona.

Nel silenzio che si rispetti in eventi di una certa solennità, ce n’è uno che si è sentito più degli altri: quello degli studenti. Venerdì 14 ottobre al Polo Zanotto si è tenuta la cerimonia di apertura dei 40 anni dell’Università di Verona. All’evento sono intervenuti il Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini e alcuni ospiti di rilievo. In un’occasione così importante i grandi assenti sono stati però proprio gli studenti.

La cerimonia ha avuto inizio con un discorso del Magnifico Rettore, che ha ripercorso le tappe salienti della storia dell’Università dalla sua nascita, agosto 1982, ricordando anche i rettori che lo hanno preceduto. Sono seguiti poi i saluti e gli interventi di alcuni rappresentanti delle istituzioni presenti, come il sindaco Damiano Tommasi. Erano invece assenti alla cerimonia il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il Vescovo di Verona, che, non potendo venire, hanno inviato una lettera di auguri. 

Ma gli studenti? Le loro voci, assieme a quelle del personale tecnico amministrativo, sono state rappresentate da un video creato dall’Ufficio Comunicazione in cui sono stati comunicati gli obiettivi prefissati per il futuro dell’Università

Per chiudere la prima parte della cerimonia il Magnifico Rettore ha raccontato le novità degli ultimi anni e quelle dell’anno accademico in corso, procedendo poi con la chiusura dei due anni accademici 2020/2021 e 2021/2022, rimandata a causa della Pandemia. 

Nella seconda parte della cerimonia si è tenuta invece una tavola rotonda a cui hanno preso parte Antonella Polimeni, rettrice dell’Università di Roma La Sapienza, Mario Moretti Polegato, fondatore e presidente della Geox e componente del World Economic Forum, Alessandro Mazzucco, presidente della Fondazione Cariverona, e Antonio Felice Uricchio, presidente del consiglio direttivo dell’Anvur. Il moderatore è stato il giornalista Paolo Rodari, vicedirettore del gruppo editoriale Athesis. La chiusura della cerimonia è stata affidata al coro dell’Università.

Post Udu sui 40 anni Università Verona.
Post Udu sulla cerimonia dei 40 anni dell’Università di Verona.

Nel pomeriggio l’associazione studentesca Udu si è fatta sentire, pubblicando un post su Instagram dal titolo «Senza parole», in cui denunciava che «La voce della comunità studentesca, per una decisione dell’Ateneo, non ha avuto il suo spazio durante questa cerimonia: per “accorciare i tempi”, infatti, nella mattinata non sono stati previsti interventi deɜ rappresentanti deɜ studentɜ».

La redazione di Pass Magazine ha chiesto quindi ad Adrian Nirca, rappresentante degli Studenti nel Consiglio d’amministrazione dell’Università e membro di Udu, la sua opinione in merito al post pubblicato. «Il video mostrato durante la cerimonia è un prodotto dell’Ufficio Comunicazione – spiega Nirca – a cui i rappresentanti partecipano regolarmente, ma non era da intendersi come sostitutivo del discorso». Ha poi ribadito l’importanza che assume il discorso dei rappresentanti alla cerimonia, in quanto «momento di condivisione dei temi che stanno a cuore agli studenti con tutta la comunità universitaria, compresi i professori, il personale e le istituzioni». Dopo due anni di disagi legati alla Pandemia i temi da trattare erano molti: riducendo così drasticamente l’intervento degli studenti in un’occasione importante come la prima cerimonia dal 2019 è stata negata anche la possibilità di condividerli.

Ma se da un lato la comunità studentesca non è stata ascoltata, d’altra parte la cerimonia stessa non è sembrata essere particolarmente sentita nemmeno dagli studenti: in platea, infatti, non ce n’era quasi nessuno. Complice forse anche il ritardo con cui gli studenti hanno ricevuto l’invito ufficiale: una mail inviata la mattina stessa della cerimonia. La sensazione è di essere ben lontani (non solo temporalmente) da quel 14 dicembre del 1983 in cui il Presidente della Repubblica Sandro Pertini inaugurò il primo anno accademico dell’Ateneo davanti a una platea di 6 500 studenti. È vero che oggi gli iscritti sono quasi 30mila e pensare di riunirli tutti in un’unica aula sarebbe impossibile. Ma forse sarebbe stato possibile ripensare la cerimonia anche come una festa per gli studenti, spostarla in un luogo aperto, coinvolgere la città di Verona. Probabilmente in questo modo l’evento avrebbe perso un po’ di solennità, ma se lo scopo dell’università è quello di diffondere la cultura, una cerimonia che non coinvolga i fruitori dei servizi dell’università, gli studenti e i veronesi, ottiene l’effetto contrario di quella che sarebbe la missione dell’istituzione stessa.

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