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Rilassarsi, seduti su una poltrona a leggere un buon libro, ormai è diventato un lusso che pochi riescono a permettersi. E ancora più difficile è riuscire a pubblicare un libro. Specialmente oggigiorno. Specialmente per i giovani. Per questo, con il ProgettoDuende, due studenti dell’Ateneo veronese vogliono cimentarsi in questa impresa: 10 scrittori, 10 racconti, 10 pagine. Semplice, ma chiaro. Un libro costituito da dieci racconti inediti di dieci ragazzi universitari scelti tra le varie candidature.
Chi siete?
L.B. Sono Leonardo Busato e vivo a Padova, dove ho studiato Lettere moderne. Sono iscritto al corso di Editoria e giornalismo a Verona.
M.C. Io sono Marco Cosaro, primo anno di editoria e giornalismo. Laureato in lettere moderne all’università di padova.
Come nasce il vostro progetto e qual è la vostra proposta per gli aspiranti scrittori?
Il progetto è nato dopo aver frequentato il corso di management per l’editoria. Studiando la materia abbiamo scoperto quale e quanto lavoro ci sia dietro un libro, ma soprattutto come la direzione editoriale contribuisca alla sua buona riuscita. Da qui nasce l’idea: noi, due studenti, pubblicare senza l’aiuto di professionisti. Ci sembra una bella sfida e siamo pronti ad affrontarla.
La nostra proposta è semplice: chi è interessato può mandarci un racconto, di qualsiasi lunghezza, che ci servirà per farci un’idea su che tipo di scrittore sia; speriamo di riceverne tanti, da questi selezioneremo 10 scrittori e con loro pubblicheremo un libro, cartaceo.
Quale significato ha per voi il ProgettoDuende?
M.C La letteratura è parte importante della nostra vita, vorremmo aiutare giovani scrittori i quali, purtroppo, oggi fanno fatica a emergere in un mercato ormai saturo. Nel farlo vogliamo creare un prodotto di qualità, mettendoci impegno, cercando scrittori che meritino di essere pubblicati. Ecco il perché della selezione: più proposte riceveremo, più alte saranno le possibilità di trovare qualcosa di buono.
L.B. Il ProgettoDuende è per noi la possibilità di fare qualcosa di costruttivo per l’editoria libraria. Non sempre le pubblicazioni che si trovano in libreria si possono dire di qualità, allora perché non lavorare in prima persona per offrire un prodotto interessante? Più importante ancora è dare una voce a scrittori che hanno potenziale e che con un po’ d’aiuto meritano d’esser conosciuti. Vogliamo funzionare da collante tra diversi ambienti attraverso una pubblicazione concreta.
Secondo voi, quali dovrebbero essere le qualità di un buon scrittore?
M.C. Un buon scrittore deve innanzitutto essere uno scrittore. Artisti “si nasce”, lo scrivere deve essere un bisogno naturale; poi ovviamente tanta pratica: più scrivi più impari a scrivere. In generale credo che si sia di fronte a qualcosa di ben scritto quando la trama riesce a incastrarsi perfettamente con il pensiero dell’autore dimenticandosi però, mentre si legge, di quest’ultimo.
L.B. La forza di un buon scrittore sta nel coniugare contenuto e forma, dove la seconda è sicuramente più importante. Al di là della storia è il come si racconta a fare la differenza. Il buon scrittore sceglie le parole giuste al momento giusto.
Pensate che oggi sia difficile per un giovane affermarsi nel settore dell’editoria?
Molto. Poi, dipende da cosa si intende. Se si è determinati, si studia molto e magari si ha qualche conoscenza c’è la possibilità di lavorare prima o poi con qualche “major” dell’editoria, sempre rimanendo parte di un ingranaggio; se si vuole essere indipendente, fare le proprie scelte, mantenere la propria “anima” insomma, la concorrenza è molto serrata: il mondo delle piccole case editrici è precario, stressante e con un continuo turnover, difficile emergere ma soprattutto stare a galla a lungo.
Quali sono le vostre aspirazioni per il futuro?
Speriamo di lavorare nell’industria libraria e pubblicare libri di qualità. Partiamo da questo progetto per ritagliarci uno spazio e per darne a nuovi scrittori.
È possibile visitare lapagina Facebook per avere maggiori informazioni e inviare il materiale all’indirizzo mail progettoduende@outlook.com.
di Alessia Venturi