Presentazioni, presentazioni ovunque
Mancano 32 giorni alla data delle elezioni amministrative, il 12 giugno. L’aggiornamento settimanale sulla campagna elettorale a Verona: tante presentazioni di candidati, liste, programmi.
Qui su Pass raccontiamo con cadenza settimanale l’avvicinamento al voto. Le puntate precedenti:
- Verona 2022: verso le elezioni. Il prologo (parte 1) [9 febbraio]
- Verona 2022: una sfida a tre. Il prologo (parte 2) [11 febbraio]
- Qui una volta era tutta campagna elettorale [6 aprile]
- Tosi ha scelto il suo Croce [13 aprile]
- Sgarbi istituzionali [20 aprile]
- Sicurezza sempreverde [27 aprile]
- Tutto come previsto, o quasi [4 maggio]
Il primo confronto pubblico
Momento cardine dello scorso ricco weekend di campagna elettorale è stato il primo confronto pubblico fra i tre candidati più attesi: il sindaco uscente Federico Sboarina, l’ex sindaco Flavio Tosi e Damiano Tommasi. Venerdì sera a Montorio si sono confrontati sui temi proposti da Civica Attiva e dal pubblico, soprattutto inerenti all’Ottava Circoscrizione, ma non solo. (Qui il video completo, dal minuto 21 circa).
Sboarina e Tosi si sono battibeccati su diversi temi, da questioni urbanistiche alla gestione delle circoscrizioni. Tommasi è rimasto fuori dalle polemiche e su alcuni particolari è parso meno incisivo, mentre sul tema sicurezza e sul disagio giovanile ha proposto una visione piuttosto diversa da quelle (simili) dei due avversari.
Presentazioni ovunque
Dal fine settimana scorso, ma anche nei giorni seguenti, si sono susseguite diverse presentazioni di candidati, liste e programmi.
Verona Domani (che sostiene Sboarina) ha lanciato il Coordinamento femminile del movimento civico e invitato a presentare il proprio libro il magistrato Carlo Nordio. Intanto la Lega ha presentato diversi candidati, dal deputato Vito Comencini, consigliere uscente, alla presidente dell’Ottava circoscrizione Alma Ballarin, al rider “eroe” Michele Dal Forno.
Il Partito Democratico schiera l’artiglieria pesante: i deputati Alessia Rotta e Gianni Dal Moro sono in lista, mentre sono passati a Verona a sostegno di Tommasi Anna Ascani, sottosegretario, Alessandra Moretti, eurodeputata, Andrea Orlando, ministro.
Forza Italia ha ufficializzato in grande stile l’appoggio a Flavio Tosi, per il quale si sono mossi anche Luigi Marattin e Davide Bendinelli, deputati di Italia Viva.
Il Popolo della Famiglia sostiene Alberto Zelger.
Tosi ringrazia Forza Italia
Nell’accogliere il partito, Tosi ha detto: «Il centrodestra è Forza Italia e Berlusconi è il centrodestra. La nostra coalizione a Verona è il centrodestra e la scelta degli elettori al riguardo sarà chiara e semplice. Dall’altra parte ci sono populisti di Sboarina e la sinistra di Tommasi, grillini e Bertucco. Inoltre noi abbiamo dimostrato di saper amministrare, Sboarina invece ha deluso e Tommasi è una degna persona, ma con zero esperienza e non in grado di fare il Sindaco».
Stoccata alla Lega: «se Forza Italia è stata coerente, lo stesso non si può dire del mio vecchio partito, il cui approdo naturale per i suoi elettori e la sua base era nella nostra coalizione».
Sboarina polemizza su Forza Italia
Accogliendo nella propria lista civica “Sboarina Sindaco” Riccardo Caccia (di Forza Italia, ma contrario alla scelta su Tosi), il primo cittadino uscente ha dichiarato: «La squadra di centrodestra è una sola. Con noi ci sono tutti i partiti e i movimenti civici della storica coalizione: Fratelli d’Italia, Lega, Coraggio Italia, Noi con l’Italia, Udc, Veneta Autonomia, le liste civiche Verona Domani e Verona al Centro. Oggi c’è un unico giocatore che ha scelto di schierarsi dall’altra parte», cioè Forza Italia.
«Il cuore degli elettori forzisti batte nel e per il centrodestra, e mi auguro che presto anche il loro simbolo torni a casa», ha aggiunto Sboarina.
Tommasi spiega perché la sua campagna elettorale è un po’ anomala
All’inaugurazione della sede del comitato elettorale della sua Rete!, Tommasi ha parlato del suo «nuovo modo di fare campagna elettorale, per un nuovo modo di fare politica». Specificando: «Il mio è un approccio atipico, ne sono consapevole. Le persone e i media, si aspettano slogan, progetti, promesse. Ma io non sono fatto così. Debbo capire prima, debbo entrare nei problemi, debbo poter parlare con le persone. Questo è stato il mio modo di fare all’avvio di questa avventura: era più importante creare la squadra, fare lavorare le persone insieme, preparare un programma coinvolgendo esperti che stanno già facendo le cose che noi presentiamo».
«Lo so che la campagna si gioca sulle emozioni, sullo slogan più efficace negli ultimi due giorni prima del voto. Ma non serve a nulla se poi lo slogan non si tramuta in fatti concreti» ha concluso Tommasi.
Qui ogni mercoledì
L’appuntamento settimanale qui su Pass prosegue mercoledì prossimo. L’autore di questa rubrica di Pass, dedicata alla campagna elettorale a Verona, ha anche una newsletter bisettimanale sul tema, si chiama Sasso d’Adige e ci si iscrive qui.