Piazza piena: i giovani Veronesi pretendono l’approvazione del DDL Zan

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Un fiume di persone ha riempito piazza Bra sabato sera, tra interventi al microfono e cori dal pubblico. Verona ha fatto sentire il suo supporto per il disegno di legge recentemente bocciato. 

Pochi giorni dopo l’affossamento del DDL Zan, 42 città italiane sono scese in piazza per far sentire la propria voce. Verona non è stata da meno, e in tantissimi hanno riempito Piazza Bra non sentendosi rappresentati dalle esultanze dei senatori che hanno bocciato il disegno di legge.


A organizzare l’evento, oltre al Comitato Verona Pride, Non Una di Meno, Arcigay Milk Verona, e Circolo Pink Verona, non sono mancate le organizzazioni studentesche: Udu Verona, Eimì Verona, e Rete degli Studenti Medi Verona.

«Se siamo in piazza, è perché siamo arrabbiati. Sapevamo che il voto segreto avrebbe portato all’affossamento del DDL Zan, la vera volontà di tutelarci non c’è mai stata» dice Giulia Impagnatiello, di Udu Verona. 

Prosegue Marta Filippini, a nome di Eimì Verona:«Non siamo qua per celebrare il nostro orgoglio, ma per manifestare la nostra rabbia di fronte alle immagini di tre giorni fa. La tutela dei diritti non dovrebbe avere colore politico. Continueremo a combattere, uniti, per non lasciare indietro nessuno». 

Ad intervallare gli interventi, la musica ha trasformato la piazza dell’Arena in una discoteca a cielo aperto. Il parlamento ha usato il voto segreto, Verona ha risposto con la piazza.

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