Pasolini oggi: le Ceneri e l’urgenza
Una rilettura dell’autore a 40 anni dalla sua morte
Ci si può chiedere: ha ancora senso leggere Pasolini a quarant’anni dalla morte? E, se la risposta risulta affermativa, quale testo? In poesia o in versi? Che sia meglio invece accogliere lo scandalo tramite il suo cinema?
Facciamo ordine.
Di cinema preferisco tacere, non frequento abbastanza la settima arte. Testi allora, e qui si intrufola l’aneddoto. Pochi giorni fa, un caro amico mi espresse il desiderio di volersi misurare con la produzione di quello che io chiamo, in modo affettuoso (e dal punto di vista intellettuale, pretenzioso), semplicemente “Pier Paolo”. D’istinto, gli consigliai Le ceneri di Gramsci, edite da Garzanti nel 1957. Nelle righe che seguono, cercherò di dar ragione della mia scelta, in modo precario, ma credo, tuttavia necessario. Dunque, cerchiamo un punto dal quale prendere le mosse.
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