Neolaureata protesta: “Vi siete dimenticati la lode!”
Chiara, neolaureata: voto di laurea 110 su 110, ma la commissione dimentica di aggiungere la lode come previsto da regolamento.
Lo scorso 18 novembre Chiara Bambini è stata proclamata dottore in “Lingue e Culture per il Turismo e il Commercio Internazionale” con la votazione finale di 110 su 110. Voto apparso subito strano poiché la lode le sarebbe spettata d’ufficio, sia facendo il conteggio della media dei voti (con 115 punti totali raggiunti), sia parlando con la relatrice al termine della discussione. A confermarlo ci pensa il regolamento universitario secondo il quale “l’attribuzione della lode avviene o su proposta del relatore, se è ottima la tesina e lo Studente raggiunge almeno 110 punti, o se, pur non essendo la tesina di ottima qualità, lo Studente raggiunge almeno 113 punti”.
Ricontrollando i regolamenti universitari e confrontandosi con la relatrice, i conteggi erano giusti e dunque l’errore era stato commesso dall’Università il giorno della proclamazione. Chiara si è resa conto che nel diploma supplement, cioè un’integrazione al diploma ufficiale rilasciato su domanda dello studente, richiesto da lei per frequentare un master, è riportato il voto di 110 e lode su 110, pensando, di conseguenza, che il verbale di laurea fosse corretto.
La reazione di sdegno di Chiara deriva anche da un altro fatto: la neolaureata avrebbe voluto delle scuse pubbliche dalla commissione, che si è mostrata molto evasiva al riguardo, in quanto la proclamazione è un atto pubblico ed ufficiale. Le è stato offerto un incontro “di scuse” il 13 gennaio, a distanza di due mesi dalla proclamazione e nonostante Chiara avesse specificato di non poter essere presente, essendo in Inghilterra per un master. “Inoltre, non mi è stato ancora concesso di poter consultare gli atti. Vorrei solo capire da dove sia nato l’errore, se da una svista alla lettura o da una trascrizione sbagliata del voto finale,” ha affermato la dottoressa.
“Oltre al fatto che un’Istituzione Universitaria non dovrebbe commettere questi gravissimi errori, vorrei sottolineare che la proclamazione è anche un momento irripetibile di condivisione di un traguardo importante con parenti ed amici, e così io ho subito un danno morale di una certa rilevanza – ha continuato Chiara – Nonostante questa vicenda, vorrei cogliere l’occasione per porre dei ringraziamenti alla mia relatrice ed ex-professoressa Antonella Gallo in quanto, grazie a lei, ho capito che all’interno di questa Istituzione vi sono anche persone molto preparate professionalmente, ma anche umane e di cuore. Mi ha sempre seguito in modo puntuale nella stesura dell’elaborato finale, rendendo possibile il raggiungimento di questo mio traguardo con il massimo dei voti”.
Lo sfogo di Chiara continua. Vuole fare conoscere l’accaduto, anche per evitare che sbagli del genere si ripetano in futuro. Si rivolge, così, ai giornali locali, in particolare La Gazzetta di Mantova. Uscito l’articolo il 26 dicembre, la ragazza lo rende noto pubblicandolo sui social con la scritta “Ecco Univr”. Ma la aspetta un’altra delusione. Il messaggio che ha voluto inviare agli altri studenti non è passato nel modo giusto. Probabilmente l’accaduto è stato giudicato con superficialità da certi studenti: alcuni pensano che sia inutile protestare per una lode, lamentarsi per così poco e che basti uscire con un voto modesto. “Ognuno la pensa come vuole, ma a mio parere non hanno capito il cuore della questione, forse perché non li tocca in prima persona. Non è stato piacevole questo episodio. Non voglio puntare i piedi per avere la lode a tutti i costi, ma semplicemente ricevere ciò che mi spetta di dovuto”.
Alessia Venturi