Mercoledì sera si fa serata? Gli studenti veronesi dicono no
Si è concluso con successo il terzo sondaggio condotto da PASS Magazine, che si proponeva di investigare sulle abitudini degli universitari veronesi di mercoledì sera.
A sorpresa, ma neanche poi tanto, è stato il gruppo dei giovani pensionati a risultare il più folto con il 37 % dei voti. Esattamente, si parla proprio dei leoni per i quali tra mercoledì e lunedì non c’è alcuna differenza. Il programma è sempre lo stesso: trascorrere la serata a casa, sul divano, a guardare repliche di Forum con in mano una trasgressiva tisana.
A tallonarli, si fa per dire, è la loro versione colta. Il 19% degli studenti del nostro ateneo, infatti, non si abbasserebbe mai ad accendere la TV,
e preferisce leggere mattoni polacchi di svariate migliaia di pagine. Sempre sul divano e con la tisana in mano, nel caso non fosse chiaro.
Al terzo posto, con il 14%, si posizionano quelli per cui il mercoledì è l’occasione per strafare, girare tutte le discoteche fino a mattina inoltrata e non dormire neanche mezz’ora. Eh sì, perché è statisticamente dimostrato che tutti gli studenti, ma proprio tutti, hanno lezioni alle 9 di giovedì.
A seguire i festaioli, molto staccati dalle prime posizioni con il 9,5%, si intravvede una categoria sociale della quale quasi tutti, prima o poi, hanno fatto parte. Si tratta dei poveracci che scelgono di passare tutto il mercoledì sera in Frinzi, salvo poi pentirsene e inventarsi decine di scuse per fare pausa.
Infine, un minuto di silenzio per il 3% di coraggiosi che di mercoledì sera lavora per pagarsi gli studi. Il che, purtroppo, non li rende immuni dalla regola di cui sopra: dopo aver lavorato fino a tarda notte, dovranno sempre svegliarsi presto il giorno dopo per andare a lezione.
Ultimi, ma non per questo meno importanti, sono coloro i quali preferiscono addirittura passare il mercoledì dormendo e andando a letto al tramonto. Il che potrebbe (quasi) essere comprensibile se la risposta fosse stata data a giugno; peccato che siamo a febbraio e il tramonto avvenga all’ora del tè. Questi ultimi sono al 2%; si tratta di una quota che, per quanto minoritaria, deve far riflettere.
Giovanni Possamai
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