MARILYN MONROE: LA SUA VERA EREDITÀ
Per celebrare i 60 anni dalla sua morte, Pass Magazine omaggia Marilyn Monroe ripercorrendo lo stile iconico di una diva, che è passata alla storia per l’eleganza del corpo e dell’animo. Una donna che ha infranto le regole e affermato nuove tendenze, creando uno stile che coinvolge e mette d’accordo proprio tutti.
Torna la rubrica di moda di Pass Magazine, che si trasforma in un settimanale. Ogni settimana andremo alla scoperta di nuove tendenze, consigli di make up e beauty, non per apparire più belli ma per curare le proprie insicurezze, rivalutare la nostra concezione di “imperfezioni” e di “difetti”, che sono ciò che realmente ci rende veri e più genuini. Scopriremo insieme come valorizzarci e mostrare le nostre potenzialità.
I nostri insegnanti saranno esperti, associazioni e persino celebrities del presente e del passato, che da sempre hanno sostenuto e continuano a sostenere il valore della persona: l’idea di una immagine che rispecchi sempre di più la realtà e che sia lontana dalla menzogna di una ipotetica perfezione, che molto spesso fa rima con finzione.
Per questa settimana avremo l’onore di avere come insegnante una grande icona del passato che rimane sempre moderna, anche a distanza di 60 anni dalla sua morte, avvenuta il 4 agosto 1962. Marilyn Monroe, la donna che ha gridato la sua personalità al mondo: la risata iconica, la risposta sempre pronta, l’aria provocante e la timidezza nel viso. Il fascino di una diva determinata, con il cuore di una giovane fanciulla sbarazzina.
Queste due anime si fondono nello stile di una donna che ha infranto le regole, passando da look importanti come il lussuoso abito indossato in occasione del compleanno del presidente Kennedy, a quelli più informali e casual per i rari momenti privati e di tranquillità quotidiana. Quindi non solo lo stile della diva Marilyn, ma anche quello della giovane spiritosa Norma Jeane Baker, che era il suo vero nome.
Norma era fan dei pantaloni a vita alta, come tutte noi. Li indossava spesso con un semplice maglioncino o con una blusa messa all’interno. Un look incredibilmente moderno e vicino al nostro. Era la donna più acclamata e desiderata del mondo, eppure non perdeva l’occasione per indossare capi essenziali, abbinati in modo semplice ma sempre con grande eleganza: era questo ciò che rendeva unica Norma. Il suo era lo stile di una giovane che più che essere divinizzata, voleva solo essere felice.
Norma in poco tempo diventò Marilyn, la donna che sfoggiava abiti lussuosi durante le sue esibizioni, le riprese cinematografiche e gli eventi mondani a cui di sovente era invitata. Tutti ricordiamo il magnifico vestito creato da Travilla, che ancora oggi desta invidie. Un abito da sera, realizzato in raso di seta rosa, senza spalline e rigorosamente munito di guanti abbinati.
Ma l’abito che più di tutti urla il nome di Marilyn Monroe è il famoso white dress, altro capolavoro dello stilista Travilla. Un abito da cocktail bianco in crêpe di seta plissettato, lungo fino ai polpacci, con un generoso scollo a V e spalle scoperte. Le pieghe della gonna tutte realizzate a mano, contribuivano a creare un’atmosfera romantica e giocosa allo stesso tempo. Il passaggio della metropolitana durante le riprese del film “Quando la moglie è in vacanza” fece il resto, alzando il vestito di Marilyn e facendolo svolazzare, tra lo stupore dei giornalisti presenti sul set. La foto iconica e la scena sono tra le più riprodotte e menzionate nei film, nei libri e nelle raffigurazioni del presente.
Una delle lezioni più importanti che ci ha lasciato Marilyn è l’amore per il proprio corpo, qualsiasi sia la sua forma. Le sue linee sinuose spezzano i canoni di bellezza moderna. Il pensiero che la stella di Hollywood desiderata da tutti non rientri negli assurdi standard moderni, crea un paradosso senza paragoni.
Marilyn era convinta delle potenzialità di ogni donna a prescindere dal suo peso. Non erano di certo i chili o le linee a fare la differenza, ma la consapevolezza e la valorizzazione di sé stesse. Marilyn era sicura, sapeva come mettere in luce il proprio corpo e giocava con le sue forme. Non a caso è passata alla storia la sua foto in costume da bagno in stile pin-up, che valorizzava perfettamente il suo fisico a clessidra.
Tuttavia, la vera eredità di Marilyn è il suo sorriso, l’accessorio più bello di cui si possa rivestire una donna. Un sorriso anch’esso idealizzato, con le carnose labbra tinte di rossetto rosso e i perfetti denti bianchissimi. Un sorriso che Norma avrebbe voluto sfoggiare più nei momenti privati, che davanti ai riflettori. Un sorriso solo per il suo pubblico, l’unico a cui dichiarava di dovere il suo successo. Ma quel sorriso era solo suo, di Norma e di Marilyn che insieme formavano la donna che ha incantato tutti, senza mai tradire sé stessa. Una donna che sapeva di valere molto di più del suo volto o del suo corpo, una donna estremamente profonda che tutti cercavano di etichettare, di controllare e possedere.
Proprio Marilyn disse: “Sapevo di appartenere al pubblico e al mondo non per il talento o la bellezza, ma perché non ero mai appartenuta a nient’altro o a nessun altro”.
Oggi a 60 anni dalla tua morte Marilyn, la tua eredità è più viva che mai.
Annachiara Bartocci