Le lauree in Arena tornano con la campagna elettorale

Arena di Verona
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Mancano 11 giorni alla data delle elezioni amministrative, il 12 giugno. L’aggiornamento settimanale sulla campagna elettorale a Verona: con le elezioni in vista torna l’idea dei laureati in Arena.

Qui su Pass raccontiamo con cadenza settimanale l’avvicinamento al voto. Le puntate precedenti:

Festeggiare i laureati in Arena, l’idea (riciclata)

Il sindaco uscente Federico Sboarina, ricandidato con il sostegno del suo partito Fratelli d’Italia, della Lega, del movimento civico Verona Domani e altre liste e partiti di centrodestra, ha lanciato le proposte di «una notte per i laureati in Arena, un notte per i diplomati a Palazzo Barbieri e agevolazioni agli studenti per il noleggio di mezzi di trasporto ecologici» si legge su VeronaSera.

«Un’idea che Sboarina ha condiviso con il rettore dell’università scaligera Pierfrancesco Nocini» dice lo stesso articolo. «La grande notte dei laureati in Arena, una volta all’anno, per celebrare in un contesto unico al mondo un traguardo che non è solo scolastico ma anche di vita e che dà lustro alla nostra città – ha dichiarato Sboarina – Potrebbe essere un bel modo per celebrare i nostri giovani e quelli che ogni anno, sempre di più, scelgono Verona come sede dei propri studi, arricchendo la città di nuove energie».

Di celebrazioni in Arena per i laureati si è parlato in altre occasioni negli ultimi due anni. Poco più di un anno fa Pass pubblicò in anteprima la “Lettera aperta al sindaco di Verona“, poi ripresa anche da altri giornali.

Salvatore Nucera, laureato in Giurisprudenza in tempo di restrizioni Covid, proponeva una grande festa in Arena per i laureati che avevano dovuto celebrare il traguardo accademico sottotono a causa della pandemia.

Un passo indietro

L’idea di Nucera non era del tutto inedita. Quasi un anno prima la proposta era circolata in consiglio comunale e in Consiglio studenti dell’Università di Verona, grazie alle iniziative del consigliere comunale della Lega Andrea “Macario” Velardi (oggi ricandidato) e del gruppo studentesco “Oltre“.

LEGGI ANCHE: Da dove arriva (e dove sta andando) l’idea delle proclamazioni in Arena (16/05/2021)

Ad agosto Salvatore Nucera scrisse un’altra lettera aperta, questa volta al Rettore, in quanto da parte dell’Università non si erano visti segnali rispetto alla proposta.

A fine settembre la proposta venne portata in Commissione consiliare sesta (cultura), di cui era vicepresidente Velardi, dai rappresentanti di Oltre Thomas Andreatti (presidente del Consiglio degli studenti all’epoca della mozione), Marta Rostello e Lisa Bonetti.

Disse Velardi in quella sede: «Ritengo che l’Arena possa essere il luogo adatto per una grande giornata celebrativa per gli studenti che non si sono potuti laureare in presenza. Ora sono tornati in presenza, ma credo che l’iniziativa di una celebrazione in Arena possa benissimo essere qualcosa da ripetere ogni anno».

LEGGI ANCHE: La proposta delle proclamazioni in Arena discussa in Comune a Verona

Torniamo a oggi

La proposta di Sboarina a mezzo stampa sembra andare proprio nella direzione della seconda parte di quella frase di Velardi. Ovvero non più un “palliativo” per gli studenti laureati in epoca Covid – per il quale probabilmente saremmo ormai fuori tempo massimo – ma un evento annuale «che dà lustro alla nostra città» come diceva il sindaco qualche giorno fa.

Nota a margine: proprio ieri gli esponenti ed ex rappresentanti di Oltre Nicola Marson, Lisa Bonetti, Sergio Cau e Marta Rostello sono apparsi in un post del consigliere Velardi, con il sindaco Federico Sboarina.

Gli altri candidati, in breve

In questi giorni si stanno tenendo diversi incontri pubblici per i candidati. Ci sono stati confronti che hanno coinvolto parte dei candidati, al liceo Maffei e uno organizzato dall’Ordine degli Architetti, altri in precedenza dagli Ingegneri e da Confindustria. Quello più significativo è stato organizzato con tutti e sei i candidati dal gruppo editoriale Athesis, al Teatro Nuovo. (Qui una sintesi).

Forza Italia, che sostiene Flavio Tosi, sta dicendo in ogni modo, con i suoi big nazionali, che in caso di ballottaggio fra Sboarina e Tommasi, sosterrà ufficialmente il primo. Ricucendo il centrodestra.

Damiano Tommasi non sta incontrando i big dei partiti che lo sostengono. O meglio, li incontra in privato, ma non durante le loro visite pubbliche in città. È successo con Enrico Letta del Pd, con Giuseppe Conte del Movimento Cinque Stelle, con Benedetto Della Vedova di Più Europa, con Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana. Una scelta ben chiara: la candidatura è civica, sostenuta dai partiti. Quindi il candidato vuole evitare fraintendimenti.

In corsa, da ricordare, ci sono anche altri tre candidati: Alberto Zelger, Anna Sautto, Paola Barollo.

Qui ogni mercoledì

L’appuntamento settimanale qui su Pass prosegue mercoledì prossimo, che sarà l’ultimo prima del primo turno. Poi altre due mercoledì prima del ballottaggio. L’autore di questa rubrica di Pass, dedicata alla campagna elettorale a Verona, ha anche una newsletter bisettimanale sul tema, si chiama Sasso d’Adige e ci si iscrive qui.

Alessandro Bonfante

Direttore editoriale di Pass Magazine da ottobre 2017, in redazione dal 2014. Laureato in lingue per il commercio e laureando alla magistrale di editoria e giornalismo.

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