FuturoFemminista: le donne di Orgoglio e Pregiudizio
«È una verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un’ampia fortuna debba avere bisogno di una moglie. Per quanto poco si possa sapere circa i sentimenti o i punti di vista di un uomo del genere al suo primo apparire nel vicinato, questa verità è così saldamente fissata nelle menti delle famiglie del circondario, da considerarlo di legittima proprietà di una o l’altra delle loro figlie».
L’incipit sopra citato, che apre il romanzo di Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, evidenzia fin dall’inizio la preoccupazione maggiore delle famiglie per le proprie figlie nella società inglese a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo: cercare un marito in possesso di un buon patrimonio.
La famiglia Bennet, di modeste condizioni sociali, è la protagonista di Orgoglio e Pregiudizio ed è composta dai coniugi Bennet e dalle loro cinque figlie: Jane, Elizabeth, detta Lizzy, Mary, Kitty e Lidya. La vicenda ruota attorno agli affari di cuore delle 5 sorelle e al tentativo da parte della madre di accasare le proprie figlie con il partito migliore. L’arrivo del ricco e celibe signor Bingley, accompagnato dall’altrettanto ricco e celibe signor Darcy, attira l’attenzione dei Bennet e del vicinato che sognano già le proprie figlie maritate con i due gentiluomini.
L’autrice, nel corso del romanzo, denuncia più volte la condizione femminile vigente tra il XVIII e il XIX secolo. La donna non poteva ereditare dal padre alcuna proprietà e proprio per questo motivo doveva cercare di sposarsi con un uomo capace poi di garantirle una vita dignitosa, soprattutto dopo la morte dei genitori.
Nel romanzo infatti nessuna delle sorelle Bennet potrà ereditare la tenuta in cui risiede, ma sarà il signor Collins, cugino del signor Bennet, a ricevere ogni bene patrimoniale della famiglia. Nel corso della storia il signor Collins fa visita ai Bennet proprio con l’intento di sposare una delle cinque cugine. Il signor Collins fa la proposta di matrimonio a Elizabeth che però lo rifiuta, in quanto intende ribellarsi al sistema e sposare una persona che ama.
L’amica di Lizzy, Charlotte Long, si vedrà invece costretta ad accettare la proposta di matrimonio del signor Collins, in quanto una donna di 27 anni era già considerata abbastanza vecchia e dunque condannata a rimanere nubile senza alcuna garanzia di stabilità economica futura. Charlotte dunque decide di approfittare della situazione e di garantire per sé stessa e la propria famiglia un futuro sicuro a livello patrimoniale.
Dall’altro lato però pure una giovane donna aristocratica doveva stare attenta ai propri corteggiatori. Un esempio nel romanzo è la disavventura della sorella di Darcy, innamorata dell’ufficiale George Wickham e abbandonata nel momento in cui l’uomo realizza che non avrebbe ricevuto alcun centesimo da parte della famiglia Darcy.
Alla fine del romanzo Elizabeth e Jane, dopo una serie di peripezie, riusciranno a sposarsi per amore con i rispettivi corteggiatori Darcy e Bingley, oltre ad aggiudicarsi un futuro certo anche dal punto di vista economico.
Tutte le protagoniste dei romanzi di Jane Austen sono donne giovani che concepiscono il matrimonio come un legame fondato sull’amore e non un semplice contratto patrimoniale da stipulare per soddisfare gli interessi economici delle famiglie dei coniugi.
Jane Austen stessa non si è mai sposata, in quanto contraria a costruire un legame dettato solo ed esclusivamente da interessi economici. L’autrice ha cercato inoltre di essere indipendente e di mantenersi da sola, pubblicando e vendendo i suoi romanzi nei suoi ultimi anni di vita. Il ricavo del suo lavoro letterario non le ha consentito di essere completamente autonoma e ha sempre avuto bisogno di essere aiutata anche dai propri fratelli dopo la morte del padre. Austen è stata una delle prime scrittrici ha dimostrare però come anche una donna potesse provare a vivere grazie al proprio mestiere.