La tipografia Conte: 270 anni di storia da salvaguardare
La storia della tipografia è passata da qui, nel cuore di Verona, ma il Museo Conte rischia la chiusura.
Nel cuore del centro storico di Verona, a due passi dalle arche scaligere, sorge l’antica tipografia, museo e laboratorio culturale Conte, un luogo dove riscoprire la storia della stampa e dell’arte incisoria. Punto di riferimento per gli studenti dell’università e dell’Accademia di Belle Arti, la tipografia si è posta l’obiettivo di tramandare il mondo e la storia delle arti grafiche, proponendo laboratori e mettendo a disposizione i propri spazi.
Per salvaguardare il patrimonio della più antica tipografia fondata nel 1750, alla quale Totò stesso si rivolse per scegliere i caratteri per le locandine teatrali, il Museo Conte dal 2006 è stato convertito in associazione culturale e ad oggi rischia la chiusura. In questo momento così difficile ha bisogno di sostegno per poter tenere in vita queste tradizioni e non dover scomparire insieme a tutte le attività culturali minacciate dalla pandemia.
Entrare in questa bottega artigiana è una vera esperienza e permette di fare un tuffo nel passato che arriva fino al rinascimento, guidati dai proprietari Rossana e Nicolò, due persone genuine in grado di trasmettere tutta la loro passione ed esperienza.
Alla domanda «perché è importante preservare le tradizioni come quelle tramandate nella tua bottega?», Nicolò risponde che «questa eredità rappresenta le basi della comunicazione grafica che possono essere sfruttate al giorno d’oggi anche in settori più moderni e digitali, di comunicazione e marketing, per svolgere lavori di alto livello e che si possono proporre a grossi marchi».
«Molti aspetti derivano da numerosi anni di studi su font, impaginazione e tecniche che oggi vengono dati per scontati; d’altronde basta aprire un programma per avere un preset di font digitali prestabiliti». E prosegue: «le aziende di marketing e comunicazione digitale danno tuttavia più importanza alle regole della tipografia, molte delle quali vengono riprese dai caratteri più famosi della tipografia italiana – primo tra tutti il Bodoni».
Il videomaker Tomas Rigoni ha realizzato un breve corto documentario che offre alcune suggestioni su tecniche ed arte visitabili all’interno del museo.
“Verona-Mainz” è un piccolo tributo a due regioni storicamente connesse da floridi scambi commerciali, fra la terra che dà i natali a Gutenberg e Verona, all’epoca appartenente alla Serenissima, dove le prime attività tipografiche nascevano poco dopo l’invenzione della stampa per mano di orafi tedeschi stanziati nella città scaligera.
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Contatti
Museo Conte c/o Antica Tipografia Artistica Arche Scaligere – Verona
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Tomas Rigoni
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