La proposta delle proclamazioni in Arena discussa in Comune a Verona

Commissione sesta proclamazioni in Arena
La riunione della Commissione consiliare Sesta del Comune di Verona durante la quale sono intervenuti tre rappresentanti degli studenti
Tempo di lettura: 2 minuti

L’idea di celebrare il percorso universitario in Arena prosegue il suo iter in Comune a Verona.

Non è caduta nel vuoto la proposta di organizzare le proclamazioni in Arena per gli studenti laureati “da casa” durante il lockdown del 2020. Ieri, dopo la mozione approvata dal consiglio comunale di Verona a luglio 2020, la questione è tornata protagonista durante una seduta appositamente convocata della Commissione consiliare Sesta, competente in materia di politiche culturali, per il turismo e la promozione della città e di rapporti con l’università e le istituzioni culturali.

A questo link la ricostruzione della storia della proposta.

A presentare l’iniziativa il vicepresidente della commissione, Andrea Velardi (Lega), già primo firmatario della mozione del 2020, che ha coinvolto i rappresentanti degli studenti Thomas Andreatti (presidente del Consiglio degli studenti all’epoca della mozione), Marta Rostello e Lisa Bonetti, del gruppo Oltre.

«Questa occasione penso sia un modo per avvicinare politica e giovani» ha detto Velardi. «Ritengo che l’Arena possa essere il luogo adatto per una grande giornata celebrativa per gli studenti che non si sono potuti laureare in presenza. Ora sono tornati in presenza, ma credo che l’iniziativa di una celebrazione in Arena possa benissimo essere qualcosa da ripetere ogni anno».

A questo link è disponibile la registrazione della seduta della commissione.

La celebrazione in Arena, ha sottolineato Andreatti, potrebbe essere anche un modo «per abbattere le distanze fra i vari dipartimenti, per chi studia in Borgo Venezia, in Borgo Roma o a Giurisprudenza, per ritrovarsi in un unico luogo».

«Ho visto molti colleghi studenti che in questo anno si sono disinteressati all’università, ma soprattutto mi ha preoccupato la fase di ripartenza, durante la quale ho visto gli studenti interessati solo a dare gli esami per prendersi il pezzo di carta e portarsi a casa la laurea» ha aggiunto Rostello. «Penso che si possa fare qualcosa per rimediare alla carenza di socialità».

«Un’iniziativa di questo tipo potrebbe essere un simbolo di ripartenza» ha detto Bonetti. «Altri eventi simili avvengono già a Venezia e Trento».

LEGGI ANCHE: Proclamazione in Arena, il sogno di un laureato in tempo di Covid.
Lettera aperta al sindaco di Verona

Sentimenti positivi verso l’iniziativa sono stati espressi dai consiglieri Stefano Vallani (Pd), Alessandro Gennari (Lega) e Roberto Simeoni (Battiti per Verona Domani).

«Ora dovremo parlarne al sindaco, che è anche presidente della Fondazione Arena, e cercare di organizzare una riunione con il Rettore» ha spiegato Velardi. Concorde il presidente della commissione Mauro Bonato (Battiti per Verona Domani): «Mi prendo l’impegno di andare con Velardi a parlare dal sindaco».

Se da un lato il sindaco Ciò che al momento è mancato, infatti, è un confronto ufficiale sul tema all’interno dell’Università di Verona. La stessa Udu, che oggi guida il Consiglio degli studenti, sembra essere abbastanza indifferente all’iniziativa, non avendola pubblicamente né supportata, né criticata.

LEGGI ANCHE: Proclamazione in Arena, il sogno è ancora lì. Lettera aperta al Rettore

Alessandro Bonfante

Direttore editoriale di Pass Magazine da ottobre 2017, in redazione dal 2014. Laureato in lingue per il commercio e laureando alla magistrale di editoria e giornalismo.

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Una risposta

  1. 5 Ottobre 2021

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