La Corte dei Conti, o meglio, i conti della Corte
Il bilancio dei servizi offerti dalla nuova Residenza dell’Esu a nove mesi dall’inaugurazione
Giugno, sessione estiva in pericoloso avvicinamento. Afa bestiale, quantità industriale di roba da studiare e voglia di vacanze. Lo studente universitario realizza di dover adempiere ai propri doveri e cerca disperatamente motivazioni e voglia di mettersi sui libri.
Peccato che questa cara Università sembra collaborare ben poco all’affannosa ricerca.
Gli spazi dedicati allo studio ed alla consultazione dell’Ateneo, infatti, risultano, semestre dopo semestre, sempre meno adatti a soddisfare numero e bisogni degli utenti.
Guardando alle sconfortanti condizioni della Frinzi infatti, sempre affollatissima nonostante l’aria torrida che vi si respira all’interno e vista la recente chiusura dell’aula studio di San Vitale, è naturale che lo studente venga sopraffatto dallo sconforto e debba concedersi pause sigaretta più lunghe del tempo dedicato effettivamente allo studio. Ma, a pensarci bene, ci sarebbe un’altra soluzione.
Come spiegato nel numero di novembre (cfr. Pass, 11/14, pag.), l’Esu di Verona ha messo a disposizione del gruppo studentesco diverse aule studio presso la Residenza in Corte Maddalene, n.5, vicinissime all’Università, aperte tutti i giorni fino a tarda serata, e dotate delle più moderne tecnologie.
Ma senza computer, ci sono pochissime prese elettriche. E senza carta igienica, latitante per mesi. E senza cibo e/o bevande, le macchinette non sono fruibili dagli utenti esterni.
Ergo, pausa sigaretta molto lunga, ma SENZA CAFFÈ.A nove mesi dall’inaugurazione, la nuova residenza lascia ancora qualche dubbio su funzionalità e magnificenza così largamente pubblicizzata (e finanziata) dall’Ente regionale, tra promesse non mantenute e spazi che potrebbero essere sfruttati e valorizzati in modo molto più adeguato.La questione rimane quindi aperta. Mentre l’Esu si sta impegnando ad acquistare ed installare le attrezzature di stanze che, come la palestra e l’infermeria, secondo il sito internet dovevano già essere pronte ad ottobre scorso, diversi altri problemi legati alla sicurezza di aule studio ed appartamenti sono portati all’attenzione del Personale, che deve fare fronte alla negligenza ed al comportamento scorretto di alcuni utenti: custodi e telecamere non sono sufficienti ad impedire il verificarsi, nei mesi scorsi, di alcuni piccoli furti .
Francesca Cantone