Kidsuniversity, l’università apre le porte anche ai bambini
Dal 13 al 23 settembre laboratori ed eventi per sperimentare il piacere della conoscenza
di Michela Mondello
Giovedì 6 settembre nella sala Zanella della biblioteca “A. Frinzi” dell’ateneo veronese si è svolta la conferenza stampa di presentazione di Kids University Verona, giunta quest’anno alla sua quarta edizione.
Molte le novità introdotte quest’anno nel programma dell’evento, che si propone di avvicinare non solo i bambini, ma anche le famiglie e, più in generale, il pubblico all’iniziativa. Grazie alla collaborazione con partner come il “Tocatì. Festival dei giochi in strada”, “Gardaland Sea Life Acquarium” e Pleiadi, inoltre, l’offerta di laboratori per le scuole si arricchisce con i KidsLab. La manifestazione diventa dunque un’occasione di confronto per grandi e piccini. I laboratori offerti al giovane pubblico prevedono, attraverso giochi e attività di insegnamento dedicate, corsi di scienze della vita e della salute, ingegneria, economia, giurisprudenza, ma anche scienze umanistiche. Studio della Costituzione, comunicazione aziendale, tecniche dello storytelling, scienze della robotica, anatomia sono solo alcune tra le materie proposte.
Oltre al rettore Nicola Sartor erano presenti la delegata del rettore alla Comunicazione Marta Ugolini, l’assessore alla Cultura del Comune di Verona Francesca Briani, l’amministratore delegato di Pleiadi Science Farmer Lucio Biondaro e Giuseppe Venturini dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto.
Sartor ha sottolineato l’importanza dell’evento e il bisogno da parte dell’università di Verona di dialogare con la società, promovendo la diffusione della conoscenza e dei risultati della ricerca al di fuori delle mura dell’ateneo. “L’obiettivo non è solo questo”, ha aggiunto rettore. “Ancora più importante è stimolare la curiosità dei bambini, fare in modo che si appassionino a discipline diverse, scoprano e sviluppino le loro vocazioni e attitudini con un team alle spalle che li sproni e li incoraggi”.
Attività di sostegno e orientamento per i più piccoli, cosa di cui sentivamo effettivamente la mancanza. Quante volte da bambini – in realtà anche adesso che finalmente, o purtroppo, sentiamo di avvicinarci sempre più al mondo degli adulti – ci siamo posti la domanda: “Cos’è che voglio fare, finita l’università?”. Giovani disoccupati che non sanno quali siano le proprie qualità, e di conseguenza non sappiano dove investire le proprie conoscenze, ne abbiamo a bizzeffe. Biondaro ha sottolineato infatti l’importanza di sviluppare nei giovani cittadini un pensiero critico e una solida formazione culturale, che li facciano sentire parte dell’ambiente in cui crescono. Una visione globale, proiettata all’interno di un ambiente locale. “Vogliamo far crescere cittadini che abbiano alle spalle solidi valori morali. Questi sono dati dalla famiglia e dall’istituzione, che provvedono alla loro istruzione. Esistono diverse professioni e il mercato ha bisogno di tutti questi profili professionali, che possono essere formati all’interno di questo ateneo. Quella che offriamo è una possibilità di crescita”.
Kids University si propone quindi di offrire ai bambini sostegno e supporto da un punto di vista culturale, attitudinale, morale e, negli anni a venire, anche lavorativo. Non solo vivacizzare e valorizzare il territorio veronese grazie a iniziative dinamiche che coinvolgano un ampio spettro di pubblico, ma anche e soprattutto trasmettere l’importanza di una formazione del cittadino a tutto tondo, sin dalla più tenera età.