Intervista ai consiglieri di Udu: maggioranza per la terza volta nel Cnsu

Udu Unione degli Universitari Marco Dario Deborah Fruner Sofia Giunta
Alcuni membri di Udu, Unione degli universitari. Da destra Marco Dario (rappresentante in Cnsu), Deborah Fruner (coordinatrice Verona), Sofia Giunta (rappresentante in Cnsu)
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Intervista ai consiglieri di Udu: in maggioranza per la terza volta nel Cnsu

Il mese scorso abbiamo avuto l’occasione di incontrare Sofia Giunta e Marco Dario, lei dell’Università di Trento, lui di quella di Padova. I due consiglieri di Udu (Unione degli universitari) che hanno avuto la maggioranza per la terza volta nel consiglio nazionale degli studenti universitari. I loro atenei sono nella stessa circoscrizione di quello veronese. La referente per Udu Verona invece è Deborah Fruner.

Ciao Sofia e Marco, raccontateci cos’è Udu.

L’unione degli universitari è il più grande sindacato studentesco universitario in Italia. È legato al mondo della sinistra.

Udu ha avuto la maggioranza per la terza volta nel Cnsu: cosa avete provato per questo risultato nazionale?

Non era mai successo, è una grande soddisfazione. Gli studenti hanno premiato i consiglieri che lavorano bene durante l’anno.

Secondo voi, qual è il valore del Cnsu?

Il suo valore è poter raccogliere le istanze di tutti e riuscire a portarle in ministero. Inoltre, è l’unico organo che possa rappresentare studenti universitari e che è composto dagli stessi.

Gli studenti di Verona conoscono poco il Cnsu, perché secondo voi può essere sentito come distante ?

Secondo noi ad oggi non ci sono stati abbastanza investimenti per farlo conoscere, ma in futuro cercheremo di arrivare in modo più capillare agli studenti.

Come mai Udu al momento non ha rappresentanti in Univr?

Non c’è un consigliere di Verona perché i voti devono essere molti per eleggere un consiglio a livello nazionale. Non è scontato che ogni città abbia un consigliere. I posti sono 28 sia per gli studenti della triennale sia per quelli della magistrale. Due posti dei quali spettano di diritto a uno specializzando e a un dottorando.

Udu dopo anni in cui è stata molto forte a Verona è un po’ sparita negli ultimi quattro anni, perché secondo voi?

Udu non ha partecipato alle ultime elezioni. Il gruppo vecchio si è sciolto, ma anche se è calato ci siamo sempre stati e le attività si sono svolte anche se con meno frequenza. Ora con il Cnsu e le elezioni di quest’anno c’è stata l’occasione di far ricrescere il gruppo.

A questo proposito come vi state organizzando? Quali sono i prossimi obbiettivi?

Abbiamo appena fatto un festival studentesco a Verona che ci ha permesso di riprendere in mano il nostro nome. Ripartiremo da nuovi progetti come: guide per le matricole e interessanti conferenze che aprano spunti su cui riflettere.

Perché uno studente dovrebbe far parte di Udu?

Udu è una possibilità per conoscere e vivere l’università a trecentosessanta gradi. Verona è una città con mille possibilità alternative e contesti. Attraverso Udu si può conoscere l’attualità, capire la città in cui si vive e riguardo cosa battersi.

Intervista a cura di Rossella Bartolucci


In foto, da sinistra Marco Dario, Deborah Fruner e Sofia Giunta.

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