Inaugurazione del Festival del giornalismo di Verona 2023 e consegna del Premio Spadaccino
Oggi 5 maggio 2023 si è inaugurata la terza edizione del Festival del giornalismo veronese che, fino al 27 maggio, torna in città e provincia con una serie di incontri con professionisti del mondo dell’informazione.
Nell’odierna mattinata, alle ore 10.00 al Polo Santa Marta dell’Università di Verona, in via Cantarane 24, si sono riuniti organizzatori, autorità cittadine e studenti per inaugurare il ciclo di incontri che seguirà anche nei prossimi giorni. All’inizio dell’evento, l’associazione culturale Heraldo, organizzatrice del festival, ha menzionato i partner che sostengono la manifestazione e ha elencato con particolare attenzione i temi al centro di questa edizione.
L’associazione Heraldo si pone, e pone al pubblico di lettori, due quesiti legati tra di loro. Il primo riguarda l’esistenza o meno della possibilità di porsi un “impatto zero” come obiettivo reale, che miri a conciliare la sostenibilità con il nostro stile di vita, obiettivo che si ritiene molto spesso utopico e illusorio. Heraldo infatti, crede che ci sia un reale bisogno di chiarezza e approfondimento su quelle che sono le tematiche ambientali che ci circondano oggigiorno. I temi in questione sono quelli dell’ambiente e sostenibilità, e non solo, anche delle migrazioni sulla rotta balcanica, delle discriminazioni di genere, della lotta alle mafie e della contemporanea guerra in Ucraina: questi gli argomenti che verranno trattati anche nelle prossime giornate del festival.
La seconda domanda, invece, verte sul cosiddetto “zero impatto”, ovvero la possibilità da parte della stampa di raggiungere i lettori e di voler comunicare un’informazione il più veritiera e corretta possibile, vista anche la vasta gamma di notizie a cui questi sono esposti; bisogna pertanto «confrontarsi anche con il pubblico per capire un po’ di più il mestiere del giornalista, che non è affatto facile» ribadisce l’associazione Heraldo.
La parola è passata poi a Angiola Petronio, presidente di Assostampa Verona, la quale ha richiamato l’attenzione sulle difficoltà del fare il vero giornalismo e soprattutto del divulgare un’informazione corretta e approfondita, che è il filo conduttore di una valida carriera giornalistica. La direttrice di Assostampa Verona ha poi accennato che nel corso degli interventi successivi, ci si soffermerà sull’evoluzione di una categoria, quella del giornalista, che sta vivendo delle difficoltà notevolissime, sia dal punto di vista pratico e economico, ma anche dal punto di vista professionale.
Successivamente è intervenuta Camilla Spadaccino, la quale ricorda il padre Antonio scomparso un anno fa, come un giornalista che si è impegnato nel voler allevare moltissimi giovani appassionati alla sua professione.
«Ritengo che l’unica condizione che mio padre avrebbe accettato, sarebbe stata proprio quella di vedere il suo nome allacciato ad un giovane giornalista meritevole. Quello che credo vi avrebbe detto lui è di fare questo lavoro solo se il fuoco che vi accende resterà acceso, nonostante i numerosi intoppi che incontrerete lungo la strada.»
La figlia di Antonio Spadaccino ha poi premiato il giovane ventiseienne, Gregorio Maroso, come miglior giornalista under 30 di una testata nel veronese. Maroso proviene da studi di Filosofia e di Editoria e Giornalismo, intrapresi a Verona, e da qualche anno collabora con le testate di Verona In e l’Arena.
La mattinata ha visto il susseguirsi di diversi interventi quali il dialogo sul tema della crisi ambientale, tra Tommaso Ferrari, assessore alla transizione ecologica, ambiente e mobilità e Maurizio Battista, direttore del quotidiano online La Cronaca di Verona. In seguito alle ore 11.00, il confronto tra Letizia Palmisano, giornalista in campo ambientale e l’architetto Antonio Disi sul dibattito intitolato “Verso l’impatto zero”.
Nel pomeriggio la location del festival si è spostata in Dogana di Terra: alle 17.00 si è svolto l’incontro tra Gilberto Lonardi, professore dell’Università di Verona e critico letterario, Francesco Caremani giornalista e comunicatore, Claudio Rinaldi, direttore della Gazzetta di Parma e Lorenzo Longhi giornalista sportivo collaboratore di Avvenire, L’Unità, Il Manifesto, Sky Sport e il Corriere dello Sport-Stadio, i quali si sono confrontati sul tema “L’eredità di Gianni Brera a trent’anni dalla sua scomparsa”.
Alle ore 19.00, la parola passerà a Marco Siragusa, dottore di ricerca in Studi internazionali e giornalista, nonché collaboratore di svariate testate, il quale dialogherà con i membri della onlus One Bridge to Idomeni, sulla tematica delle migrazioni sulla rotta balcanica.
Ma gli eventi non finiscono qui, alle 21.30 è attesissimo Paolo Rumiz, giornalista de La Repubblica e saggista, il quale terrà una presentazione intitolata: “A trent’anni dal conflitto nei Balcani, un’altra guerra scuote l’Europa”.
Pass Magazine vi consiglia caldamente la consultazione del ricco programma dei prossimi giorni e la partecipazione a questa terza edizione del Festival del giornalismo di Verona.
Articolo a cura di Lucrezia Messina