In Univr il volto di Patrick Zaki
Da qualche giorno all’entrata del Polo Zanotto dell’Università di Verona sono stati installati dei contatori sugli schermi che indicano, in diretta, il tempo di prigionia di Patrick Zaki.
L’iniziativa è partita dall’associazione studentesca Unione degli Universitari di Verona, attraverso una proposta presentata da Daniele Zanca, rappresentante degli studenti in Senato Accademico e in Consiglio degli Studenti. La proposta è stata accolta positivamente dalla Governance dell’ateneo scaligero e oggi, sui monitor appositi, è ben visibile il tempo passato da Zaki in prigionia.
«Non dobbiamo dimenticarci di lui. È un passo importante per il nostro ateneo e dimostra solidarietà a uno studente come noi» dichiara Deborah Fruner, coordinatrice di Udu Verona.
«In questo modo» continua Fruner «l’ingiustizia perpetrata nei confronti dello studente bolognese sarà sotto agli occhi di tutti. Lo scopo, infatti, è proprio quello di sensibilizzare su questa vicenda e smuovere le coscienze del corpo studentesco, dei docenti e del personale universitario».
Infine, Daniele Zanca aggiunge: «Sentiamo la necessità di condannare questo crimine ai danni di un giovane ricercatore, la cui vicenda ricorda a tratti la tragica fine di Giulio Regeni, nonché per non dimenticare Patrick e quanti come lui sono ingiustamente incarcerati in Egitto e nel mondo».
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