IL TREND DELLA RAGAZZA STRANA
Questa settimana Pass Magazine focalizza l’attenzione sul trend della ragazza strana che ha riscosso un enorme successo su Tik Tok. Sarà un capriccio da ragazzini o dietro c’è molto di più?
La moda mediterranea, l’arte composita, l’armonia dell’architettura, l’eccentricità delle culture, l’atmosfera rigogliosa hanno da sempre reso l’Italia la culla della moda: la madre delle grandi firme di successo e la migliore fonte di ispirazione degli stilisti.
Se si è di passaggio a Milano, capitale della moda, ci si sente quasi obbligati a indossare gli abiti giusti che rispettino alla perfezione il raffinato stile italiano. Eppure dopo aver passato ore a pianificare il vostro outfit, potrebbe capitarvi di incontrare una ragazza vestita in modo decisamente strano, capace di attirare la vostra attenzione e stupire positivamente la folla.
Parliamo del weird girl aesthetic: “il trend della a ragazza strana”. Uno stile che ha a che fare non solo con il mondo della moda, ma che è anche una risposta sociale al recente clima culturale. Quella della ragazza strana non è una tendenza del tutto nuova, dato che si ispira alla moda Harajuku, uno stile diffuso in diverse sottoculture giapponesi.
CHE COS’È LA WEIRD GIRL
La weird girl, è una ragazza che rifiuta i rigidi schemi e le categorie della moda. Non ha uno stile in cui si identifica, semplicemente indossa ciò che la fa sentire bene, senza preoccuparsi degli abbinamenti tra i colori e le fantasie, tanto meno del marchio. È un trend che rifiuta i tradizionali canoni di giudizio e supera qualsiasi forma di imbarazzo o pregiudizio.
In effetti la moda è una forma di espressione creativa, nata per esprimere le diverse personalità di un individuo, oltre a essere anche un potente strumento di comunicazione. Tuttavia nel corso degli anni, la moda si è sempre più chiusa dentro regole fisse e schemi ben precisi, a tal punto da far sentire esclusi coloro che si rifiutavano di seguirli. La “ragazza strana” è proprio l’outsider, la donna stanca di dover rispettare le regole imposte da una società che non rispecchia le sue reali necessità.
Non c’è da meravigliarsi che questa tendenza sia stata abbracciata anche da uno dei volti più celebri del mondo delle sfilate: Bella Hadid. La supermodella ha dichiarato in diverse interviste di aver sviluppato problemi di salute mentale a causa delle forti pressioni e degli standard richiesti dal suo lavoro. Bella ha però imparato a mettere al primo posto sé stessa: fuori dalla passerella infatti, la supermodella sfoggia tutta la sua personalità scegliendo capi che la rappresentino senza curarsi del resto. Il suo stile un po’ messy (disordinato) l’ha resa un esempio di autenticità e spontaneità.
Il suo è un messaggio di libertà: Bella rivendica la possibilità di esprimere sé stessa senza subire i severi giudizi di chi la vorrebbe sempre perfetta e sorridente, in altre parole finta. Per questo un grande sì alle treccine in stile baby girl, cappelli di lana coloratissimi abbinati ad occhiali da sole dark black, romantiche bluse indossate insieme a giacche da motociclista.
Spesso la weird girl è anche ecosostenibile, perché indossa capi di seconda mano oppure li crea da sé come Ella Emhoff, modella e stilista del suo brand di capi realizzati ad uncinetto.
L’opinione comunemente diffusa sulla weird girl aestetic, è che questo stile possa permetterselo solo una modella, che riesce a risultare di bell’aspetto qualsiasi cosa indossi.
Questo è un pregiudizio: “la ragazza strana” che si cimenta in combinazioni di vestiti e accessori inusuali, è in realtà presente in ognuno di noi ma non abbiamo il coraggio di farla uscire fuori. Quante volte abbiamo rinunciato ad un capo o a un accessorio che ci faceva brillare gli occhi solo per paura del giudizio degli altri? Quanto un marchio incide sulle nostre scelte commerciali? Fino a che punto siamo disposti a sopprimere la nostra personalità per risultare giusti? Ne vale davvero la pena?
Chiedetelo alla vostra weird girl.
Annachiara Bartocci