Il Consiglio degli Studenti che lavora con gli studenti per gli studenti
Intervista a Jenny Romeo, presidente uscente del Consiglio degli Studenti
Viste le imminenti elezioni studentesche, l’attuale Presidente del Consiglio degli Studenti Jenny Romeo ha spiegato quali sono stati e quali dovranno essere gli obiettivi futuri del Consiglio.
Quale è il punto principale che avete voluto affrontare nel Consiglio degli Studenti?
All’inizio del nostro mandato il Consiglio ha deciso di dedicarsi a determinati punti, tra cui la formazione delle matricole. Spesso sono inconsapevoli e non è una loro colpa, sono all’inizio del percorso universitario. Per questo vorremmo dedicare una giornata alle matricole, in cui viene presentata l’Università e vengono spiegati tutti gli aspetti tecnici e burocratici. L’obiettivo è di far sentire gli studenti membri di una comunità e creare un senso di aggregazione.
Quali sono stati i problemi principali che il Consiglio degli Studenti ha risolto o sta cercando di risolvere?
Abbiamo puntato molto, e continueremo, a farci conoscere come Consiglio degli Studenti per far capire che apparteniamo tutti allo stesso Ateneo, abbiamo tutti gli stessi interessi e tutti gli stessi problemi. Infatti abbiamo organizzato eventi come Santa Marta Open Day e prima ancora l’aperitivo a Santa Marta per raggiungere e avvicinare gli studenti alla realtà del Consiglio. Negli anni passati per far conoscere la nostra realtà questi eventi non sono mai stati organizzati. Gli studenti non sono abituati e no
n si può pretendere che capiscano subito. Però bisogna farlo perché piano piano entrano in contatto con a realtà degli organi studenteschi. Il mio scopo è iniziare adesso questo lavoro per creare una situazione più stabile per chi verrà in futuro.
Cosa speri possa portare avanti chi verrà dopo di te?
In questo mandato si è cercato di lavorare tenendo da parte qualsiasi orientamento politico. All’interno del Consiglio degli Studenti, la politica non serve. Tutte le volte che la politica è entrata in merito, sono nati dei problemi. Mi auguro che il nuovo Consiglio che si formerà mantenga questa linea, di lasciare fuori la politica dalle questioni universitarie. Allo studente non importa a quale orientamento appartiene uno o l’altro membro del Consiglio, a lui importa che il problema venga risolto. L’obiettivo finale è uguale per tutti.
Come mai hai deciso di candidarti con SUV invece che con UDU come nelle precedenti elezioni?
Non sono solita a sputare nel piatto in cui ho mangiato e non ho intenzione di farlo. Ma mi sono resa conto di avere una concezione di rappresentanza diversa da quella che ha l’UDU. Avendo una posizione politica molto forte, ed essendo presente a livello nazionale, a volte UDU deve prendere delle posizioni di un certo tipo. Questa situazione va oltre la rappresentanza e ad un certo punto ha iniziato a starmi un po’ stretta. Non vivevo più l’esperienza della rappresentanza in maniera positiva e serena. È importante sentirsi a proprio agio altrimenti non dai il 100%, visto soprattutto il ruolo che io ricopro, quello di Presidente del Consiglio degli Studenti. Al di là degli orientamenti politici che possono avere i singoli componenti, SUV ha lavorato con tutti a prescindere dalle preferenze di partito che potessero avere i membri e sono sempre stati presenti in tutti gli organi e a tutti gli eventi. È questo che intendo per rappresentanza, essere presenti per lo studente. Quindi ho preferito scegliere un gruppo che segue questa filosofia, invece di un’associazione che per quanto possa condividere certi pensieri politici, non mi fa vivere l’esperienza della rappresentanza studentesca nella maniera più serena.
Alessia Venturi