Il caso Formenti e l’Università di Verona
Il Rettore incontra i giornalisti per ‘dire la sua’: «L’Università ha ottemperato a tutte le richieste»
Si è tenuta questa mattina, presso l’ufficio del Rettore, prof. Nicola Sartor, la conferenza stampa indetta dall’Università degli studi di Verona per chiarire la vicenda portata recentemente all’attenzione dei media nazionali.
Alla presenza dell’avvocato, il dott. Nicola Patrizi, dell’unità operativa Affari Legali, e della prof.ssa Marta Ugolini, delegata alla Comunicazione, il Rettore ha esposto i fatti, con il supporto della documentazione pubblica consultabile anche online.
«Ritenevamo che fosse opportuno» ha esordito il Magnifico, «data la presenza di aspetti tecnico-giuridici finora non emersi con chiarezza, spiegare sia la vicenda in se e sia le questioni relative ai percorsi di selezione e le tecniche giuridico legali che riguardano il contenzioso».
La vicenda in breve A seguito della partecipazione al concorso per la copertura di un posto da ricercatore per il settore scientifico “Metodi e didattiche delle attività sportive”, bandito nel 2010, e della mancata nomina, il dott. Formenti, ricercatore e docente presso il prestigioso King’s College London, e autore di numerosi studi e pubblicazioni sulla fisiologia umana, ha presentato un ricorso al T.A.R. Veneto per l’annullamento dell’esito del concorso.
Nel 2012 il T.A.R. condanna l’Università di Verona imponendo la ripetizione del concorso, con commissione esaminatrice differente. La nuova commissione decreta nuovamente vincitrice la dott.ssa Barbara Pellegrini, laureata in fisica presso l’Università di Trento e con all’attivo la partecipazione a numerosi corsi di formazione e progetti nell’ambito del CeBISM, Centro Interuniversitario di Ricerca in Bioingegneria e Scienze Motorie.
Nel 2014 il dott. Formenti ha presentato un secondo ricorso al T.A.R., ritenuto da quest’ultimo solo in parte ammissibile, portando la vicenda all’attenzione dell’Avvocatura di Stato. Nel luglio 2016 il Consiglio di Stato ha riformato la sentenza, accogliendo un unico motivo di ricorso, ovvero il difetto di motivazione sulla congruenza delle pubblicazioni dei candidati, e il pagamento delle spese da imputare all’Università di Verona. Il 24 agosto scorso quindi, la Commissione esaminatrice dell’Università di Verona ha motivato la scelta della nomina della dott.ssa Pellegrini esponendo su originalità e innovatività delle pubblicazioni da lei presentate.
La congruenza della discordia Il fulcro della vicenda sembra essere quindi la congruenza delle pubblicazioni e del percorso formativo dei candidati, giudicati dalla Commissione esaminatrice, composta da docenti e personale competente esterni all’Università di Verona. Una Commissione che, formata da docenti differenti, ha valutato la documentazione e le pubblicazioni dei candidati, confermando la validità del primo esito del concorso, e valutando il percorso e il lavoro della dott.ssa Pellegrini più idoneo all’incarico messo a bando di ricercatore in “Metodi e didattiche delle attività sportive”.
Nel corso della conferenza stampa, il Rettore ha sottolineato più volte la totale disponibilità dell’Università di Verona, e l’adempimento di tutte le richieste formulate dal T.A.R. e dal Consiglio di Stato. «Nessuno discute il merito generale e quantitativo del curriculum dei candidati», è intervenuta la prof.ssa Ugolini, «bisogna vedere se questo rispetta le richieste della posizione specifica in bando».
L’Amministrazione ha pure provveduto, come da richiesta, a deliberare il pagamento delle spese.
Dopo due ricorsi al T.A.R. Veneto e tre sentenze, la vicenda non sembra però avere un epilogo. Un terzo ricorso del dott. Formenti sarebbe già stato depositato, e si attendono nuovi sviluppi.
Francesca Cantone