I volti di Pass: Irene Ferraro, caporedattrice

Irene Ferraro volti di pass
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Questo mese per la rubrica dedicata ai volti di coloro che collaborano con Pass abbiamo intervistato la nostra caporedattrice Irene Ferraro, che fa parte della redazione dal 2014.

Parlaci di te e del tuo percorso di studi. Perché lo hai scelto? Rifaresti la stessa scelta? 

Ho 25 anni e studio giurisprudenza. Dopo il liceo linguistico sentivo il bisogno di cambiare la materia di studio, e l’area giuridica mi ha attirato fin da subito. Mi piace molto quello che studio, anche se è una strada difficile che richiede costante motivazione. Ho fatto altre esperienze durante gli studi quindi non sto per laurearmi, ho ancora un po’ di strada davanti. Ho sempre avuto in mente l’idea di fare la giornalista. Amo quello che studio ma non intraprenderò la carriera forense. 

Come hai conosciuto Pass?

Come molti dei nostri lettori, nei corridoi dell’università. Un giorno al secondo anno ho notato l’espositore nella sede di scienze giuridiche, ho preso un numero e l’ho sfogliato. Dopo qualche tempo ho deciso di scrivere una mail a passunivr@gmail.com e ho iniziato a collaborare. Da un anno circa sono caporedattrice: assegno pezzi e li revisiono a livello contenutistico. Questa carica, inoltre, mi ha permesso di iniziare a capirci qualcosa di più sulla parte burocratica legata all’associazionismo universitario.

Perché hai deciso di iniziare a scrivere per Pass? Cosa ti ha dato questo giornale?

Mi è sembrato fin da subito un modo per mettere le mani in pasta in un mondo che mi attirava molto, ma a me del tutto sconosciuto. Ho imparato molto in questi anni da chi ha più esperienza di me, sia per il proprio percorso di studi sia per l’impegno in Pass o in altre realtà nel mondo della comunicazione. Ed è stato anche un modo per vivere appieno l’università e conoscere nuove persone, per mettere alla prova il mio carattere piuttosto riservato.

Quali speranze poni in Pass? Dove lo vedi tra qualche anno? 

Pass cresce ogni anno, rinnovandosi con il cambio di collaboratori inevitabile in un gruppo di studenti universitari. Ognuno dà a Pass un nuovo apporto, su cui si può ragionare insieme per migliorarsi e costruire nuovi progetti. Ci piacerebbe crescere sempre di più e strutturare la redazione in maniera sempre più professionale, per offrire a chi ha voglia di collaborare con noi un’esperienza che si avvicini a quella lavorativa. Tutto questo cercando di stare al passo con le sfide del mondo della comunicazione e del giornalismo, un settore che cambia a vista d’occhio. 

E infine, cosa vuoi dire a chi ora sta leggendo queste righe e vorrebbe saperne di più?

Entrare in Pass ti permette di metterti in gioco, mettere alla prova le tue abilità nel campo della comunicazione e conoscere persone con la tua stessa passione. Il fatto che sia interamente gestito da studenti permette un confronto totale e alla pari, su ogni aspetto del progetto.

di Jessica Borsoi

I volti di Pass, Irene ferraro

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