I volti di Pass — Matteo

Tempo di lettura: 2 minuti

La rubrica dedicata al dietro le quinte del giornale

Articolo comparso nella sezione “Backstage” del nº 46 di Pass Magazine 

di Sara Faroni

Pass Magazine vuole mettere i suoi lettori a tu per tu con gli studenti che svolgono le mansioni meno visibili all’interno della redazione, ma che garantiscono lo svolgimento di tutte le attività legate al magazine dell’università. Perché partecipare ad un giornale oggi non significa solo scrivere articoli, ma anche curare il sito, gestire i profili social, realizzare la grafica e molto altro. In questo numero Matteo Busi ci parla del suo impegno con il sito web di Pass.

Innanzitutto, presentati.

Mi chiamo Matteo, ho 24 anni e attualmente sono un dottorando in informatica all’università di Pisa.

Come sei venuto a conoscenza di Pass e come mai hai deciso di partecipare?

La mia ragazza fa parte della redazione del giornale e mi ha chiesto se fossi disposto a dare una mano. Da lì è nata la collaborazione che ha portato alla creazione del nuovo sito di Pass.

Cosa significa e cosa comporta la gestione del sito di una testata giornalistica

Gestire un sito può essere abbastanza complicato. Anche se può non sembrare, sono diverse le cose da fare. Bisogna tenere costantemente aggiornato il software, garantire la sicurezza dell’intero sistema, monitorare le pubblicazioni degli articoli, moderare eventualmente i commenti e assicurare una corretta visualizzazione delle pagine.

Nell’era digitale quanto è importante per una testata giornalistica curare il proprio sito? Secondo te, la tecnologia sostituirà la carta stampata?

Attualmente è molto importante, in quanto le notizie circolano sempre più velocemente proprio grazie alla rete. Un buon sito permette ad un giornale di essere sempre sul pezzo! Tuttavia, per me la tecnologia probabilmente non sostituirà mai completamente la carta stampa, che gode di una comodità che lo schermo non ha. L’arma vincente per una testata giornalistica sarebbe trovare il giusto equilibro tra le due componenti: usare la rete per l’immediato, il cartaceo per l’approfondimento.

Parliamo un po’ di te: cosa ti piace fare nel tempo libero?
Leggo (soprattutto fumetti), corro, vado in bicicletta e adoro il cinema.

Qual è l’ultimo libro che hai letto?
“Marina” di Carlos Ruiz Zàfon. Mi è piaciuto tantissimo!

Mare o montagna?
Montagna, possibilmente d’inverno con la neve.

Quale social network preferisci? Perché?
Nessuno in particolare. Da questo punto di vista non sono molto attivo.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

3 − 1 =