I tentativi delle nuove generazioni di creare un mondo più ecosostenibile
Da Legnago alla Svezia: come i giovani di tutto il mondo affrontano il cambiamento climatico
Di Laura Chilla
Partecipare a questi eventi è importante. Portare una maggior attenzione sulle tematiche ambientali vuol dire una conoscenza comune del problema e ciò permette di affrontarlo al meglio e tutti insieme.
Noemi, 19 anni, studentessa del liceo Cotta di Legnago (VR)
Questa è la dichiarazione di una delle studentesse e degli studenti presenti lo scorso venerdì 15 marzo in piazza Bra per prendere parte alla protesta globale contro il cambiamento climatico. Consapevolezza di un cambiamento che va ben oltre la semplice partecipazione all’evento dello scorso venerdì, ma che si concretizza anche nella richiesta di installare un impianto fotovoltaico per alimentare il loro liceo.
Il progetto, come tanti di quelli nati nell’ultimo anno grazie alla spinta dei giovanissimi, nasce a seguito delle proteste e delle richieste sempre maggiori di prendere decisioni immediate ed efficaci contro il riscaldamento globale. La prima voce che si è fatta sentire è stata quella di Greta Thunberg, la ragazza di 16 anni ormai famosa in tutto il mondo che dall’agosto 2018 sciopera ogni settimana per far capire alle forze politiche mondiali l’urgenza di tali provvedimenti. Dopo la prima marcia della scorsa settimana, Fridays for future Verona sta organizzando per i prossimi venerdì dei sit-in di 2-3 ore davanti a palazzo Barbieri, sede del comune.
Sulla scia del messaggio di Greta, i ragazzi del liceo Cotta di Legnago si sono chiesti come potevano contribuire a salvare il pianeta in prima persona e in modo pratico. Così è nata l’idea di raggiungere l’autosufficienza energetica nella loro scuola e proporre l’installazione di un impianto fotovoltaico.
Il progetto è stato pensato in più fasi. Innanzitutto si è controllata la fattibilità dell’intervento tramite perizie tecniche, e analisi di costi e benefici. Una seconda fase, già in atto, prevede una raccolta firme cartacea e online per poter infine cercare il supporto di associazioni ambientaliste, della Banca Etica e della provincia di Verona.
Lo sviluppo di iniziative di questo tipo mostra come le nuove generazioni abbiano un’ampia consapevolezza non solo del problema in sé, ma anche del fatto che ognuno può contribuire al cambiamento anche nel proprio piccolo. Non esistono gesti inutili o di poco peso, ogni singola azione, sommata alle altre, farà la differenza.