Federico Faccioli: da ex-studente a editore
Continuano le interviste di Pass Magazine agli ex-studenti dell’Università degli Studi di Verona.
Riprendiamo la rubrica con Federico Faccioli, nato a Verona nel 1978 e laureato in filosofia nel nostro Ateneo. Oggi Federico è il presidente di Aletheia Editore, una casa editrice no-profit fondata insieme ad altri giovani studenti.
Qual è stato il tuo percorso universitario? Il corso di studi che hai intrapreso ha influito su ciò che stai svolgendo ora? Perché hai deciso di lasciare l’Italia per un periodo della tua vita?
«Il mio percorso universitario è avvenuto a Verona ancora con il vecchio ordinamento con una laurea magistrale in Filosofia. Ho continuato a frequentare l’università anche negli anni seguenti e a dicembre del 2017 ho tenuto una conferenza sulla situazione italiana dell’editoria per gli studenti della magistrale di Editoria e Giornalismo. La filosofia ha influito molto su ciò che faccio ora. È una materia che apre la mente e mi ha permesso di crearmi un lavoro da zero: lo scrittore. Dopo l’università ho deciso di recarmi all’estero per un po’ di tempo girando il mondo e questo mi ha permesso di conoscere tantissime persone».
Come mai hai deciso di aprire una casa editrice no profit? Perché il nome Aletheia?
«Ho deciso di aprire una casa editrice no-profit perché il panorama delle case editrici in Italia è una giungla, il 99% di esse sono a pagamento e non leggono nemmeno i libri degli autori emergenti. Inoltre, avendo già un lavoro, dedico il resto del tempo alla mia passione. Il nome Aletheia significa “non nascosto” “alla luce del sole”. Questo nome ci rappresenta appieno come casa editrice perché non abbiamo niente da nascondere e l’associazione è a disposizione di tutti».
Sul sito di Aletheia è rimarcato il fatto che si tratta di una casa editrice non a pagamento. Nel mercato editoriale indipendente e di piccole case editrici è diventata quasi un’”abitudine” che lo scrittore paghi per pubblicarsi? Come il servizio print-on-demand di Amazon?
«Ci sono 10mila editori in Italia e il 99% sono truffe, sono tipografie: l’autore manda il suo manoscritto e loro il massimo che fanno è mettere il logo. Sono molto contrario al self-publishing perché ritengo che non possa essere considerato un vero modo per pubblicare un libro inedito. L’unica soluzione è trovare un editore vero, che abbia una reputazione come le nostre 4,9 stelle sui social e i nostri tantissimi follower».
I costi di pubblicazione di un libro, specie per le case editrici indipendenti, sono molto alti. Che consiglio daresti a un aspirante editore per gestire al meglio i costi senza chiedere nessun contributo ai suoi scrittori?
«Pubblicare per una casa editrice come la nostra, che è una casa editrice medio-alta, ha dei costi triplici rispetto a case editrici come Mondadori e Feltrinelli che pubblicano milioni di libri all’anno. I consigli che vorrei dare ad un aspirante editore sono molto semplici: prima di tutto di non chiedere soldi agli autori in cambio della pubblicazione, perché altrimenti non è un vero editore. Se vuole essere un vero editore deve realizzare un buon business plan e una buona pubblicità e cercare un’innovazione nei servizi da offrire ai propri scrittori. Noi di Aletheia, ad esempio, organizziamo moltissimi reading in Italia».
Oltre ad essere editore sei anche uno scrittore e attualmente ti sei ritirato in un eremo per un anno per finire il tuo ultimo libro. Quale delle due passioni è nata per prima? Credi che questo ritiro possa aiutare a concentrarti meglio?
«Credo che il mio ritiro mi possa aiutare a concludere il mio libro che sto scrivendo in questo momento con la macchina da scrivere. Sicuramente è nata prima la passione di poeta e scrittore. Ho scritto la mia prima poesia quando mia prozia è morta ed ero alle elementari e mi ritrovo adesso ad essere il secondo poeta in Italia sulla ricerca di Wikipoesia. Ho fondato poi Aletheia e il successo è continuato: è la casa editrice più votata sui social network con 4,9 stelle. Se qualcuno ha un libro inedito nel cassetto, Aletheia sarà felice di pubblicarlo».
Articolo di Samantha Brambilla
Grazie a Voi, di Aletheia, ho realizzato il sogno di una vita. Vedere il mio libro pubblicato mi ha dato una carica di autostima.
Non finirò mai di ringraziarvi, in particolare, Federico.
Che dire! La perfezione NON esiste e Faccioli è un GRANDE esempio di incoerenza! Chi lo conosce bene, lo sa!
Lei non è una nostra autrice!
Ma chi è lei? Nessuno la conosce.
Avere il mio libro “Sto solo filosofando” pubblicato da Aletheia ,rende il mio essere repleto di gioia ,di orgoglio .Un ottimo editore : preparato ,comprensivo ,talvolta geniale . Ho percepito ,da sempre ,la passione ardita per la scrittura da parte di Federico Faccioli .La sua essenza trapela particolarità ,la quale viene aggregata all’opera da editare . Un mix di : curiosità , ecletticità ,certezza , bravura …solo in Aletheia può esservi . Affidatevi ad essa ,ne trarrete delle meravigliose sorprese !
Alla luce del sole, svelato, a disposizione, fruibile, in una parola ….edito! Davvero un buon principio ispiratore per una casa editrice no-profit che offre visibilità anche al più “piccolo” scrittore e gli dà l’opportunità di realizzare il suo sogno!
Grande Federico ! Bella intervista ! Sono felice di averti conosciuto e di aver avuto la possibilità grazie a te, di poter scrivere e pubblicare con Aletheia due libri in circa due anni.
Grazie a te, al tuo aiuto e all’aiuto del team di Aletheia, i miei libri sono poi finiti in brevissimo tempo in mano a giocatori di serie A, giocatori di Milan, Juventus e Inter; ad attori e stuntman italiani in America che hanno partecipato a film e serie TV della Marvel (Avengers), oltre che tra le mani di registi e produttori esecutivi di serie TV come “The Walking Dead”.
Partendo dal mio e dal nostro piccolo sono arrivato a toccare le cime delle montagne ! E non intendo fermarmi qui !
Grazie ancora e grazie dell’aiuto di Aletheia !
Luca Sittoni