Entro un anno grandi cambiamenti per la zona universitaria
Il Comune di Verona ha approvato il progetto per dare nuova vita alla zona universitaria e spazi moderni al quartiere di Veronetta.
Nelle scorse settimane è stato presentato il piano urbanistico per la futura zona tra Santa Marta e Polo Zanotto. Nei progetti dell’amministrazione avremo un grande parco che collegherà, anche tramite piste ciclabili, Porta Vescovo e il Polo Zanotto, oltre a dei percorsi secondari che connetteranno il parco alle abitazioni. «Un polmone verde che cambierà il volto di Veronetta- secondo Stefano Cherubini, unico amministratore di Sarmar, storica azienda veronese nel campo delle costruzioni- una Central Park» tutta veronese.
Il fine del progetto è di creare una coesione tra l’università e il quartiere che la ospita e di rendere più agevole la vita degli studenti. Un piano di riqualificazione che prevede la realizzazione non solo di un grande parco ma anche di varie opere di urbanizzazione, trasformazioni che fanno parte del più vasto e complesso programma iniziato già negli anni scorsi di recuperare le ex Caserme Santa Marta e Passalacqua.
È arrivato il momento di «togliere definitivamente la vasta area da situazioni di degrado e di insicurezza» riporta il comunicato dell’ufficio stampa del Comune di Verona del 23 dicembre 2020.
Altro grande cambiamento che interessa in particolar modo gli universitari è la realizzazione della prima cittadella universitaria di Verona. Il progetto prevede la creazione di alloggi e servizi utili agli studenti fuori sede e non solo, sfruttando l’edificio attualmente abbandonato e riuscendo ad ospitare all’incirca 300 studenti. Punto di forza di questa struttura è la vicinanza alla stazione di Porta Vescovo, principale fermata per studenti e pendolari. «Un progetto che unisce il fascino del passato alle nuove esigenze legate al futuro»- afferma l’assessore Segala.
Appartiene a questo ampio programma di recupero anche la miglioria della viabilità stradale, pedonale e ciclabile della zona universitaria, il tutto per rendere più fluida e sicura la circolazione in un’area sempre ricca di studenti. I cambiamenti pratici saranno: realizzare una rotonda tra via dell’Artigliere, via San Francesco e via Campofiore, sostituire lampioni tradizionali con quelli a led e creare delle strade che condurranno dall’ex caserma Passalacqua direttamente al viale dell’Università. Una strada che di fatto permetterà di collegare il Polo Zanotto con il complesso di Santa Marta e il quartiere di Veronetta. Verrà inoltre ripulito e messo in sicurezza il muro Alberto della Scala che collega il bastione delle Maddalene e il viale dell’Università, ricchezza architettonica che va riportata al suo antico splendore.
Il costo dei lavori ammonta a quasi 3 milioni e mezzo di euro a carico dell’Ati (Associazione Temporanea d’Impresa formata da Ateico Costruzioni, Sarmar e Società Kostruttiva) che realizza la quota residenziale.
Tempistiche: 1 anno per finire il parco e sistemare la cinta muraria, sei mesi invece per migliorare la viabilità. Periodo che sarà probabilmente molto più breve grazie al paletto posto dall’Amministrazione: prima verrà terminato l’intero progetto e solo dopo verranno venduti gli appartamenti.
Stefania De Simone
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