Elezioni politiche 2018: avanzata la proposta di sospendere le lezioni il 5 marzo
Per gli studenti fuori sede votare potrebbe essere un disagio
di Gianmaria Busatta
In occasione delle elezioni del 4 marzo non mancherà il forte disagio degli studenti fuori sede, frequentanti l’università degli studi di Verona, di tornare a casa per il voto, costretti non solo a farsi carico delle spese del viaggio, ma anche di rischiare di perdere le lezioni del giorno successivo.
In vari atenei d’Italia è già stata avanzata la proposta di sospendere le lezioni nella giornata di lunedì 5 marzo affinché gli studenti abbiano meno vincoli di tempistiche per poter esercitare il diritto di voto ed evitare il fenomeno dell’astensione. In alcuni casi la proposta è stata accolta.
Questa iniziativa è stata presentata anche da Davide Turi, presidente del Consiglio degli studenti dell’università di Verona, al delegato del Rettore, ma non è ancora stata presa una decisione.
Lo scorso autunno a livello nazionale è nata la campagna “Io voto fuori sede” che ha proposto una modifica alla legge elettorale che permettesse a lavoratori e studenti di votare in mobilità, senza essere costretti a tornare nella città di residenza. Paradossalmente oggi sembrerebbe più semplice (e celere) votare all’estero piuttosto che da una città italiana diversa dalla propria.
Gli incentivi, comunque, non mancano, dato che sia Trenitalia sia Alitalia hanno attivato delle promozioni che permettono agli elettori fuori sede di recarsi presso la città di residenza mediante sconti sui prezzi dei biglietti.
Vi teniamo aggiornati.
Una risposta
[…] La proposta era stata avanzata da Davide Turi, presidente del Consiglio degli studenti, dopo metà febbraio al fine di agevolare gli studenti fuori sede nell’esercizio del diritto di voto ed evitare il fenomeno dell’astensione. […]