Editoriale | Aprile 2015
Cari lettori,
con l’inizio del secondo semestre, PASS comincia a scrivere una nuova pagina del suo diario di bordo. Abbiamo deciso di intraprendere un nuovo percorso, volto ad ampliare ulteriormente la nostra passione per il giornalismo, a mostrare le sue varie sfaccettature e, perché no, incuriosire coloro che non hanno mai avuto modo, o voglia, di soffermarsi e approfondire le proprie conoscenze su questo settore. Per questo il ciclo di incontri sul giornalismo, che partirà il 6 marzo fino a fine aprile, si prefigge il principale scopo di informare.
Informare, infatti, è la parola chiave. Etimologicamente deriva dal latino, inteso con l’accezione di “dare forma” a qualcosa prodotto dalla mente, ad una conoscenza che necessita poi di essere trasmessa ad altri.
La necessità di comunicare prescinde dal mezzo utilizzato, che sia la carta stampata o un blog su internet, una voce alla radio o una storia raccontata attraverso la fotografia. Allo stesso tempo, ognuno di questi mezzi permette di esprimere il proprio pensiero liberamente, di cercare di far comprendere ad altri il proprio punto di vista, seppur non condividendolo.
Oltre al pensiero personale, l’informazione è la tessera che serve al giornalista per completare il “puzzle” della notizia da pubblicare: la pubblicazione (online o cartacea) è solo l’atto finale, la mise en scène di un lavoro di ricerca, di rielaborazione e di stesura che si cela dietro alla notizia che si legge.
Fare il giornalista, pertanto, non è il mero lavoro di scrivere ciò che accade nel mondo, ma far si che l’informazione trasmessa sia percepita in modo chiaro e comprensibile, che si capisca la visione del giornalista stesso (anche se non espressa esplicitamente), che susciti interesse in chi la apprende e, magari, che la condivida pure.
Pertanto gli incontri hanno l’onere e il piacere di informare, appunto, i lettori di PASS e tutti gli studenti dell’Ateneo sulle dinamiche del giornalismo e di tutte le sue diverse forme.