Dimmi dove studi e ti dirò chi sei: Frinzi e Santa Marta preferite dagli studenti veronesi
I sondaggi di Pass Magazine sono tornati, ecco i risultati di quello della settimana scorsa.
Abbiamo chiesto alla nostra platea di giovani seguaci dove preferiscano studiare (o sudare) in vista degli esami o tra una lezione e l’altra.
Solo il 22% dei partecipanti afferma di sentirsi più a suo agio sotto al proprio tetto (“casa dolce casa”), ma di sicuro non produttivo. A casa, infatti, le distrazioni sono dietro l’angolo. È dura resistere al richiamo costante del frigorifero e si rischia, accendendo il pc, di ritrovarsi incastrati tra serie tv infinite: una puntata tira l’altra e arriva sera in un baleno. Inoltre, come si dice, quando si studia anche fissare una parete bianca diventa più interessante degli appunti.
La grande maggioranza degli studenti dell’Univr preferisce invece studiare fuori casa, per tentare di scappare da tutte queste distrazioni.
In particolare, la storica Frinzi se la gioca con la nuova SMEC, scelte complessivamente dal 37% degli studenti. In Frinzi, però, affollamento e temperature elevate possono essere di grande ostacolo alla concentrazione. Per questo una minima parte degli studenti ripiega sull’emeroteca. La biblioteca di Santa Marta ha recentemente ampliato i suoi orari, posticipando la chiusura alle 19, ma non è ancora abbastanza per quegli studenti amanti delle notti insonni e dei week end sui libri.
Questi preferiscono segregarsi nelle aule studio di Corte Maddalene, nella speranza di diventare un tutt’uno con la materia d’esame. In realtà la mancanza di macchinette spinge molti ad avventurarsi in cerca di cibo e, soprattutto, caffè. Si finisce così, tra una chiacchiera e l’altra al bancone del bar più vicino, col perdere metà pomeriggio (o forse tutto).
Il resto degli studenti Univr si divide tra biblioteca Civica, forse per sentirsi più vicino alla comunità cittadina veronese e vedere qualche faccia diversa da quella dei compagni di corso, e biblioteche dipartimentali. Queste sono spesso poco frequentate e i loro utenti godono perciò di ampie libertà.
Insomma gli studenti veronesi sono degli eroi: tra brusii di sottofondo, promiscuità e soggetti poco raccomandabili riescono, chi più chi meno, a mettere in tasca l’ennesimo esame.
Irene Ferraro
Studio che potrebbe essere interessante se la vostra ricerca fosse più precisa. Parlate degli studenti veronesi: quali? compresi anche dell’area scienze e ingegneria? medicina?. Non citate la percentuale della Biblioteca centrale “E. Meneghetti” – Polo medico scientifico tecnologico: http://www.univr.it/main?ent=biblio. Ne avete tenuto conto? Grazie per la precisazione.