Dall’Università alle elezioni amministrative in città.
Una svolta per il Presidente del Consiglio degli Studenti
In un afoso pomeriggio di inizio giugno abbiamo scambiato due chiacchiere con Sergio Cau, Presidente del Consiglio degli Studenti Univr, candidato in prima circoscrizione con la Lista Tosi, a sostegno della candidatura a Sindaco della senatrice Patrizia Bisinella.
Sergio, quali sono i motivi che ti hanno portato a questa candidatura?
Sono anni che mi impegno, per gli studenti prima, per la comunità adesso. Ho sempre fatto parte di tutto quel mondo che si occupa di fare del bene per gli altri. Ormai sto per lasciare l’università e e ho pensato di estendere questo mio impegno alla cittadinanza. Sono candidato per il quartiere, Veronetta, che conosco ormai bene. In questi anni mi sono accorto di una mancanza di comunicazione tra Università e Comune,così come sono mancati gli apporti comunali alle associazioni e al mondo giovanile in generale. Questo perché probabilmente i consiglieri attuali appartengono ad altre generazioni.
Come mai hai scelto questa lista?
Io sono orientato nel mondo di centro/centro sinistra. Non credo nell’attuale PD, per certi versi più a destra che a sinistra. La restante sinistra in questi anni invece per converso si è spostata ancora più a sinistra, quasi radicalizzandosi. Io respingo gli estremismi, da qualunque parte stiano.
Il fatto che FlavioTosi sia uscito dalla lega ha inciso profondamente sulla mia scelta. Ha assunto posizioni più di centro. Inoltre già da tempo ho avuto modo di apprezzare il lavoro della senatrice Bisinella, una persona di esperienza, onesta, con un percorso che mi persuade (e in cui in parte mi riconosco). Visto il programma, fatto per la città e su essa incentrato, fuori da logiche nazionali, ho fatto la mia scelta.
Quali sono i tuoi impegni all’Università attualmente?
Attualmente sono sospeso dalla carica di Presidente del Consiglio studenti. Ho mandato comunicazione al Rettore i primi di maggio, e il mio vice, Davide Turi, ha preso la carica. Mi sono dimesso dalla Presidenza, ma non dal Consiglio di Amministrazione, perché lì svolgo un ruolo più tecnico, non politico.
Raccontaci del tuo percorso personale.
Sono partito da rappresentante di classe al Liceo. Sono diventato rappresentante d’Istituto e ho fondato un’associazione. Mi sono sempre battuto per i diritti degli studenti, stimolando l’Istituto a investire sui giovani. Arrivato all’università sono stato eletto in Senato Accademico e dopo anni di rappresentanza sono arrivato oggi alla presidenza del CdS.
Le prime cariche le hai rivestite, però, come rappresentante di una lista di sinistra, l’Unione degli Universitari-UDU.
Si, ma bisogna stare attenti. In realtà la lista dell’UDU era formata da gente che viene da diversi partiti. In quegli anni i candidati erano eterogenei. Raccoglieva tutti quello che avevano voglia di impegnarsi. Ogni volta che l’UDU assumeva posizioni di estrema sinistra perdeva sistematicamente le elezioni.
Qualche anno fa sei uscito dalla lista per fondarne una nuova, Oltre. Come mai?
A quei tempi c’erano le elezioni per le regionali. La coordinatrice di allora decise che il partito avrebbe dovuto spalleggiare un candidato a nostro parere non idoneo. Inoltre le battaglie combattute, importanti, ma di minoranza, on potevano focalizzarsi su poche persone ma dovevano mirare a tutelare la collettività. Una buona parte del gruppo è uscito in quel momento dalla lista.
OLTRE è un po’ come la lista Tosi. Alle ultime elezioni studentesche è stata premiata e ad oggi ha attuato la maggior parte del programma (I buoni libri sono confluiti adesso nel programma della Bisinella).
Come cambierà la tua vita, il tuo percorso, dopo le elezioni?
Non penso cambierà più di tanto. Se mi eleggono continuerò così, portando avanti questo bellissimo impegno. Se non mi eleggono la laurea in primis…Poi ancora non so. Abbandonerò definitivamente la Presidenza in vista della fine del mio percorso universitario. In questi mesi ho comunque formato il mio vice, che accompagnerò ancora finché posso. Adesso sta a lui continuare. Per quanto riguarda la città, io vivo qui da anni, collaboro già come consulente con una società che ha sede qui, quindi il mio futuro è a Verona, a prescindere da tutto.
Francesca Cantone