Da studente a CEO, istruzioni per una carriera DOC
Intervista ad Alessio Avellan Borgmeyer, CEO e fondatore di Jodel, l’app che sta rivoluzionando il modo in cui gli studenti interagiscono con la loro comunità locale.
Non ci si aspetterebbe mai che Alessio, il giovane e simpatico “boss” teutonico che ho avuto la fortuna di intervistare, sia a capo di un progetto che sta conquistando il mondo. Nonostante diversi problemi tecnici, un collegamento Skype traballante, e i numerosissimi impegni che si addicono ad un CEO di alto livello, qualche giorno fa ho fatto con lui una chiacchierata stimolante e divertente sui propri sogni e sulla determinazione necessaria a realizzarli.
Come è nata l’idea di Jodel?
L’idea è nata dal bisogno che ho sentito di costituire una comunità studentesca su base locale. Era il 2012 e mi trovavo negli Stati Uniti per un periodo di studio all’estero. Con alcuni amici abbiamo iniziato a pensare ad un social network dedicato agli studenti che potesse farli esprimere liberamente. Dopodiché abbiamo iniziato a riflettere sull’importanza di una piattaforma virtuale nella quale tutti gli studenti appartenenti ad un certo luogo potessero condividere problemi ed esperienze comuni. Jodel ha un predecessore, chiamato TellM. TellM aveva un concetto simile a Jodel ma non era tecnicamente pronta a fare il boom. Per questo, dopo il fallimento di TellM ho dedicato tutto me stesso alla realizzazione di un prodotto nuovo e più complesso, che mi ha portato anche ad interrompere i miei studi. Una bella scommessa, forse azzardata e piena di rischi, che però sta dando i suoi frutti.
In quali Paesi avete lanciato il prodotto all´inizio?
Risposta forse prevedibile: la fertile Silicon Valley, la meravigliosa California, nella quale mi trovavo per via del mio exchange program. Poi, una volta tornato a casa, nel 2014, abbiamo iniziato a fare un po’ di promozione in Germania. E da lì ci stiamo allargando in tutto il mondo, accogliendo nuove sfide ed opportunità.
Parliamo di soldi. Come ottenete i vostri fondi? Perché l’applicazione è gratuita?
Negli anni abbiamo suscitato l’interesse di molti investitori e sponsor anche piuttosto famosi, che come noi credono nel fatto che Jodel possa rappresentare il social network defuturo, almeno per quanto riguarda il mondo accademico/universitario. L’app non può che essere gratuita per gli studenti: sappiamo bene cosa significhi mantenersi gli studi! 😉
Quando hai capito che l’app sarebbe diventata virale?
Il primo giorno vedendo i risultati ho avuto i brividi e fin da subito ho avuto la sensazione che il mio sogno potesse trasformarsi in qualcosa di tangibile e sostenibile. Nel corso dei mesi ho iniziato a credere che il mio intuito fosse davvero confermato e supportato dai fatti: siamo orgogliosi dei nostri affezionatissimi utenti, che ci aiutano a migliorare l´app ed a farla conoscere nel mondo. Diciamo che la qualità ed il numero di utenti mi hanno dato la forza e la determinazione necessarie per continuare imperterrito nel mio progetto.
Molti studenti hanno scaricato l’app. Ma tanti altri ancora no. Perché dovrebbero farlo?
Credo che con Jodel si possa entrare a far parte della community universitaria in maniera completamente differente, direi completa e senza filtri. L’anonimato offre ampio spazio a storie divertenti e talvolta imbarazzanti: condividere emozioni e stati d´animo con chi vive le stesse paure, gli stessi disagi o interessi é particolarmente semplice e fluido sulla nostra app. Il contenuto che si trova su Jodel é unico nel suo genere, perché istantaneo, spontaneo, divertente e soprattutto locale.
La Redazione