D-HUB: l’importanza di vivere la comunità

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Pass Magazine incontra D-Hub: un’associazione di promozione e integrazione sociale che ha l’obiettivo di contrastare l’emarginazione femminile, accogliendo le donne in una comunità e dando loro un’occupazione e la possibilità di seguire corsi di formazione.

«La comunità è un punto di partenza, non di arrivo» dice Maria Antonietta Bergamasco, fondatrice e presidente di D-Hub: un progetto nato nel 2014 per favorire l’integrazione sociale attraverso delle proposte lavorative che mettano in luce le potenzialità della persona. L’idea è quella di promuovere l’arte e la creatività in un contesto domestico, con il fine di restituire la giusta dimensione e il valore al lavoro del singolo. Le donne di D-Hub sono impegnate in lavori manuali, soprattutto nella sartoria che non solo offre loro la possibilità di esprimersi attraverso la creazione di accessori, ma aiuta anche a recuperare e riproporre vecchie tradizioni e mestieri. Oltre alla sartoria sociale, D-Hub gestisce anche la banca del tessuto in cui vengono conservate le stoffe donate dalla cittadinanza e il Giardino Nani, in collaborazione con la Prima Circoscrizione per l’apertura, la sorveglianza e la chiusura del giardino.                                                              

Al momento però il Palazzo del Nani è in ristrutturazione, quindi eccezionalmente le sedi di D-Hub sono la sarto-officina in via XX Settembre e il centro di riuso creativo in Arsenale.

La storia di D-Hub

Attualmente le donne coinvolte nel progetto sono cinque: tre si occupano della sartoria, le altre due sono impegnate in altri percorsi.

Creazione di nuovi modelli
Una donna della comunità di D-Hub

Ma come si entra a far parte della comunità di D-Hub?

Di solito le donne che hanno bisogno di un aiuto sociale di qualsiasi tipo, vengono informate riguardo la realtà di D-Hub dal servizio sociale del Comune o dal servizio di integrazione del lavoro della Asl oppure dal centro di aiuto vita per le madri sole. Durante il primo periodo di formazione, ricevono una borsa lavoro o un gettone di presenza dal comune. Terminata questa prima fase, possono accedere ai tessuti dei laboratori di D-Hub per avviare il loro lavoro di impresa personale. Si tratta di un percorso di crescita tecnica: le donne arrivano con un bisogno e lo trasformano in un qualcosa di produttivo che sostiene la comunità.

Momenti di formazione

Il messaggio e l’obiettivo principale di D-Hub è proprio quello di proteggere e supportare le donne, per questo ogni mercoledì vengono organizzate anche delle cene comunitarie per promuovere l’integrazione e condividere momenti di socialità.

Come sostenere D-Hub?

È possibile dare il proprio contributo diventando volontari o acquistando la tessera del socio-sostenitore disponibile in varie modalità e offerte. Si può scegliere anche di aiutare una famiglia, finanziando il percorso di formazione tecnica ed educativa per fornire alle donne le conoscenze sartoriali necessarie. Invece per acquistare gli accessori e i prodotti di D-Hub si può andare direttamente in atelier, oppure si può consultare la vetrina prodotti del sito web dove sono disponibili anche i contatti telefonici e l’email a cui rivolgersi.

La società moderna ci porta a valutare la realtà in termini di velocità e produttività e spinge le persone ad assumere comportamenti egoistici pur di raggiungere il tanto agognato successo, che spesso è molto lontano dal vero successo della vita: la felicità. Ma in un mondo in cui tutti corrono e sono concentrati solo su sé stessi, può capitare che qualcuno rimanga indietro. D-Hub tende la mano a chi vive un momento difficile e si sente spaesato perché non riesce a trovare qualcuno che lo sostenga. L’obiettivo è quello di riuscire a cambiare prospettiva, indirizzando lo sguardo sulla comunità e non solo su sé stessi: per incontrarsi, fermarsi e ripartire.

Annachiara Bartocci

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