Cosa sta succedendo con il Cla?
Le lamentele degli studenti verso il Centro Linguistico di Ateneo sono probabilmente più vecchie degli studenti stessi. Nelle ultime settimane, con l’aggravante dell’emergenza sanitaria, una nuova ondata di critiche si sta abbattendo sul Cla.
Nelle ultime settimane di questo periodo di emergenza sanitaria e lezioni online si sono registrate tra gli studenti dell’Università di Verona una serie di problematiche riguardanti il Centro Linguistico di Ateneo (meglio conosciuto come Cla).
Tanto se ne è discusso nelle ultime settimana sui gruppi Facebook e Whatsapp degli studenti. Fra le critiche mosse dagli studenti ci sono i ritardi nella comunicazione di date e orari delle prove, le modalità di utilizzo degli strumenti tecnologici, le sovrapposizioni delle prove del Cla con gli altri esami.
Altri temi sollevati dagli studenti sono di carattere generale, questioni organizzative e didattiche che generano lamentele da anni. In questa fase di difficoltà generale, purtroppo, gli effetti negativi diventano più evidenti.
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L’associazione studentesca Udu Verona ha deciso di raccogliere tutte le segnalazioni attraverso la compilazione di un form e di aprire una petizione sul sito change.org che ha già raggiunto più di 500 firme.
Le problematiche sino ad ora emerse sono soprattutto di carattere organizzativo. Scrive Udu: «Ci rendiamo conto della difficoltà della situazione ma è proprio ora che gli studenti hanno bisogno di informazioni precise, soprattutto considerando che per molti gli esami di questa sessione sono propedeutici per lo svolgimento della sessione di giugno».
Dalle numerose segnalazioni giunte all’associazione studentesca è nata una lista con un ventaglio di proposte e richieste ricorrenti che è stata trasmessa per posta elettronica alla direzione del Centro Linguistico di Ateneo, insieme alla richiesta di un incontro per poter trattare in modo più approfondito le sollecitazioni.
Disorganizzati al massimo: due giorni per iscriversi, quando gli appelli iniziano due giorni dopo.
Si viene a sapere del proprio turno qualche giorno prima, massimo una settimana.
Per di più, mi sono stati dati 15 minuti per la comprensione di tre testi in un esame che sarebbe dovuto durare 50 minuti, il tutto per chissà quale motivo.
Inoltre, per quanto concerne l’orale e gli altri livelli delle altre lingue messe da loro a disposizione, a causa sempre della loro disorganizzazione, vi è il rischio che gli esami si vadano a sovrapporre tra loro (tenendo conto che non vi è la possibilità di cambiare il giorno o l’ora dell’esposizione dell’esame).