CLA, obbligo di frequenza e malintesi
La scorsa settimana è tenuta, in una delle classi della nostra Università, un’accesa discussione tra una studentessa e un docente del Centro Linguistico d’Ateneo. Il docente avrebbe vietato alla ragazza di seguire il proprio corso, già iniziato da alcune settimane. La ragazza, iscritta al dipartimento di lingue e letterature straniere, non aveva partecipato alle prime lezioni tenute dall’insegnante in questione per motivi personali, così una volta entrata in classe per la prima volta, è stata fermata ed invitata ad uscire dall’aula dal docente, che aveva riconosciuto tra i suoi studenti un volto nuovo. Vedendosi negare il diritto di frequentare la lezione la ragazza avrebbe quindi dato il via ad una accesa discussione che ha preso connotazioni forti e toni molto scortesi. Dopo alcuni minuti la studentessa ha quindi deciso di abbandonare l’aula, ma non la battaglia e ha chiesto aiuto a Maria Rosa Giarraputo, rappresentante degli studenti. Contattato immediatamente il docente e chiesto un chiarimento sulla faccenda, si è giunti alle scuse dell’insegnante per aver commesso un errore dovuto alla sua esperienza in altre università con corsi ad obbligo di frequenza. Il docente si è dichiarato disponibile al dialogo e ha invitato la ragazza a lezione, qualora ancora interessata a seguire il corso.
Come spesso accade in questi casi l’inconveniente è stato causato da un semplice malinteso, risolto in poco tempo da una rappresentante. Per qualsiasi problema o ingiustizia vera o presunta, appare quindi della massima importanza rivolgersi a chi di competenza per risolvere il problema, per trovare un dialogo tra le parti e per rendere migliore la vita universitaria di tutti gli studenti.
Il consiglio degli studenti è raggiungibile attraverso l’indirizzo mail: consiglio.studenti@ateneo.univr.it, o la pagina Facebook Consiglio degli studenti-Università di Verona.
Emanuele Ciccarino