Botero a Verona: un viaggio onirico nella sensualità della sua pittura
di Elisa Buletti
Il Museo Amo di Verona, sito a Palazzo Forti, ospita oltre cinquanta opere del pittore colombiano Fernando Botero, classe 1932, in un’esposizione presente dal 21 ottobre 2017 al 25 febbraio 2018.
Botero dipinge le sue figure tramite il concetto di dilatazione, inconfondibile sua caratteristica: i personaggi vengono dilatati nello spazio e acquisiscono una generosa presenza sulla tela. L’artista si ispira alla pittura muralista messicana e all’arte colombiana che, dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Firenze e studiato i grandi pittori italiani, coniuga con la pittura occidentale. Il risultato esprime un senso di armonia e pacatezza in cui le atmosfere fantastiche e fiabesche dell’America latina vengono esaltate dai colori vivaci e dalla grandezza smisurata dei corpi.
La malinconia e i ricordi d’infanzia sono dei temi preponderanti. I personaggi, ritratti in scene di intimità quotidiana, sembrano indossare delle maschere di indifferenza, i loro sguardi sono persi nel vuoto e creano una sensazione di sospensione irreale. “Stupore” è il termine su cui si basa la pittura dell’artista, dalle pennellate compatte e fluide emerge la sensualità delle sue figure. Nonostante l’imponenza fisica dei corpi, lo sguardo dello spettatore cade sui piccoli dettagli come le unghie, i gioielli indossati dai nudi, la sinuosità delle forme.
Il problema fulcro dell’opera del pittore è di determinare la fonte del piacere quando si guarda un dipinto. Come ha ribadito più volte nelle interviste, egli associa il piacere alle forme dei suoi soggetti, all’esaltazione della vita, poiché l’abbondanza comunica positività, personalità, vitalità, energia e desiderio.
Botero è tra gli artisti contemporanei più discussi del secolo e benché sia amato da gran parte del pubblico, fa storcere il naso alla critica. La sua estrema riconoscibilità dovuta allo stile peculiare, coerente e di facile lettura, tuttavia non convince alcuni critici, i quali ritengono le sue opere infantili e ripetitive. Quello che però colpisce lo spettatore è la dimensione delle opere: esse hanno il potere di incantarlo e di portarlo dentro una sorta di fissità atemporale, un mondo onirico in cui tutto può accadere.
Orari:
Lunedì 14.30 / 19.30 Da martedì a domenica 09.30 / 19.30 |
Indirizzo:
Verona Amo – Palazzo Forti (via Achille Forti, 1) |
Biglietti:
Intero €14 Ridotto €12 (studenti) audioguida inclusa |
Informazioni:
tel. +39 045 853771 |