Barbie: designed to inspired
Questa settimana la rubrica di moda di Pass Magazine vi parla di un’icona in grado di unire le generazioni, stare al passo con i tempi e farsi portatrice di messaggi di inclusione: Barbie!
“I am a Barbie girl”, “Not your Barbie girl”
C’è chi la ama e chi invece non può proprio sopportarla, ma tutti la conoscono e il suo impatto sulle generazioni è stato talmente incisivo da generare anche una vera e propria “Barbie Mania”. Scopriamo qualcosa in più sulla storia della famosa bambola di Mattel.
Barbie nasce il 9 marzo 1959 dall’idea di Ruth Marianna Mosko, imprenditrice statunitense cofondatrice di Mattel insieme a Harold Matson e a suo marito Elliot Handler. Prima di Barbie non esistevano bambole che raffigurassero donne adulte, ma soltanto bambine. Ruth notò che sua figlia quando giocava era più incuriosita dalle foto delle attrici piuttosto che dalle classiche bambole, così decise di creare una doll con le sembianze di una giovane donna. Il nome Barbie fu scelto da Ruth per omaggiare la figlia Barbara, sua fonte di ispirazione.
Barbie riscosse fin da subito un grande successo e già nel 1959, anno del suo primo debutto sul mercato, vennero prodotte e vendute 351.000 bambole. Il resto è storia: Barbie nel tempo divenne un vero e proprio modello di riferimento, in grado di rappresentare il mondo contemporaneo. Non a caso, nel 1976 in occasione del bicentenario dell’indipendenza degli USA, Barbie venne inserita in una capsula del tempo per mostrare alle future generazioni lo stile e i costumi dei loro predecessori.
Rimanere al passo con i tempi
Barbie oggi è una delle doll più discusse, per molti infatti la bambola di Mattel diffonde dei messaggi sbagliati nella società e propone un modello di bellezza stereotipato, privo di imperfezioni e totalmente distante dalla realtà. Un’altra nota dolente è quella che fino ad alcuni anni fa, Barbie era solo di carnagione bianca, rigorosamente bionda e con gli occhi azzurri, un modello certamente poco inclusivo, che tagliava fuori il resto della società. Al fine di evitare qualsiasi tipo di discriminazione, Barbie ha prodotto nuove bambole più inclusive, in grado di rappresentare tutta la società. Non più un modello unico, ma tanti modelli diversi ognuno con le proprie caratteristiche. Barbie Afroamericana e Barbie curvy sono state le prime ad inaugurare questo nuovo capitolo della storia della bambola di Mattel.
Continuando su questa scia, sono nate: Barbie con un arto artificiale, Barbie sulla sedia a rotelle, Barbie priva di capelli, Barbie con la vitiligine, Barbie con l’apparecchio acustico e molte altre. Un passo avanti è stato fatto anche nei confronti delle diverse culture: nel 2017 Mattel ha lanciato la prima Barbie con l’hijab, ispirata alla schermitrice Ibtihaj Muhammad, prima componente della squadra olimpica statunitense a competere in hijab. Sempre riguardo al mondo della scherma, Barbie ha creato una doll anche per la nostra Bebe Vio, campionessa paralimpica.
Non solo una Barbie, una donna
Barbie negli anni ha lavorato molto anche sul tema dell’emancipazione femminile, proponendo una serie dedicata alle donne che hanno fatto la storia. Parliamo della collezione “Inspiring women” lanciata l’otto marzo 2018, con l’obbiettivo di «Ricordare alle bambine e alle ragazze di tutto il mondo che possono essere ciò che vogliono», parole dell’attuale vice presidente senior e direttore generale di Barbie, Lisa McKnight. Tra le donne rappresentate in questa collezione troviamo: Frida Kahlo, Rosa Parks, Sally Ride, Katherine Johnson, Amelia Earhart.
Un’altra serie importantissima è quella di “Barbie in carriera”, che vede la doll di Mattel impegnata nelle più svariate professioni: astronoma, insegnante, ballerina, dottoressa, chef, pilota, biologa marina, astronoma e addirittura astronauta, quest’ultima è un omaggio alla straordinaria Samantha Cristoforetti.
Nel 2023 Barbie è anche fashion blogger, un’icona di stile pronta a dispensare consigli e a proporre diversi tipi di outfits in base al vostro gusto. Potete anche seguirla su Instagram sulle sue due pagine ufficiali: Barbie e Barbie style.
Barbie è la prova che dietro ad ogni progetto di successo, ci deve essere un obbiettivo fondato. Quello della doll della Mattel è sempre stato solo uno: rappresentare la donna contemporanea, i suoi progetti, le sue passioni, il suo modo di approcciarsi al mondo. Il segreto grazie al quale Barbie continua ad essere ancora oggi un prodotto che funziona sul mercato è proprio la sua capacità di innovazione. Perciò prima di dare un giudizio affrettato, bisogna essere al corrente della storia di questa bambola e saper riconoscere i suoi progressi, per evitare di cadere nello stesso errore di cui accusiamo la Barbie stessa: il pregiudizio.
Articolo a cura di Annachiara Bartocci