ASSENZA DI AULE STUDIO A SCIENZE GIURIDICHE: PROBLEMA IRRISOLVIBILE?
Ancora polemiche per la mancanza di spazi adibiti allo studio presso il Polo di Scienze Giuridiche, in via Montanari. A scaldare gli animi questa volta è stato il post di una studentessa lanciato sul gruppo facebook dedicato agli studenti del Dipartimento di Scienze Giuridiche.
“È vero che l’aula studio ufficiale di giurisprudenza Univr è l’aula Falcone Borsellino, ma è altrettanto vero che spesso è chiusa perché dentro si svolgono lezioni e la biblioteca al terzo piano, aldilà del numero limitato di posti, oltretutto, è un’aula di consultazione e dunque, ufficialmente, non dedita allo studio.. Ciò premesso mi chiedevo: ma i bellissimi e bianchissimi tavoli che si trovano al primo piano, quelli accanto alle macchinette, sono riservati allo studio oppure ad attività ricreative quali, ad esempio, la briscola, la scala quaranta e le chiacchiere varie?(…)”
In poche ore il post ottiene quasi un centinaio di “like” e numerosi commenti, che rivelano come la platea studentesca sia divisa tra chi vuole che i tavoli posti al primo piano siano adibiti esclusivamente allo studio e chi, vista la posizione e la presenza di macchinette per il ristoro, sostiene la necessità di utilizzare lo spazio per “chiacchierare“, durante le pause tra una lezione e l’altra.
Malgrado la disputa, quello su cui tutti concordano è che il Dipartimento è da sempre sfornito di luoghi adeguati allo studio. La sua posizione decentrata rispetto al Polo umanistico fa sì che gli aspiranti giuristi non possano utilizzare agevolmente gli spazi della Biblioteca Arturo Frinzi di via San Francesco. E la biblioteca Giorgio Zanotto, situata all’ultimo piano del Dipartimento, è adibita esclusivamente alla consultazione dei libri e comunque non sarebbe dotata di posti a sufficienza per garantire ad un’ampia platea di studenti di fermarsi a studiare.
Le altre due possibilità sono l’Aula Falcone-Borsellino, in cui però quasi tutti i giorni si tengono le lezioni, rimanendo libera solo per poche ore, e i tavoli del primo piano. Ma quest’ultimi, come lamentano gli studenti, non garantiscono la concentrazione necessaria allo studio, essendo situati in un punto di passaggio e proprio accanto alle macchinette. Come impedire infatti agli studenti che bevono il caffè di fare due chiacchiere?
I rappresentanti degli studenti si sono fatti più volte portavoce di questa situazione di disagio. Tuttavia il problema sembra irrisolvibile. Gli spazi sono quelli che sono!
Miriam Romano